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Il presidente dell’Istat dice che i tagli alla sanità hanno determinato più morti per Covid

Giancarlo Blangiardo, durante un evento all’Università Bicocca di Milano, ha spiegato che “abbiamo pagato un prezzo così alto durante la pandemia anche perché, per qualche anno, l’investimento nella sanità era stato fortemente ridimensionato”. Il presidente dell’Istat lancia l’allarme sul numero di persone in stato di povertà assoluta, che ha segnato un nuovo record nel 2020.
A cura di Tommaso Coluzzi
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I morti di Covid sarebbero potuti essere meno. Il prezzo pagato dall'Italia per quanto riguarda le vittime della pandemia in corso è altissimo. Il numero di decessi è molto elevato, e soprattutto durante la prima ondata è stato un vero e proprio caso. Sull'argomento è tornato oggi il presidente dell'Istat, Giancarlo Blangiardo, durante l'evento di presentazione all'Università Bicocca di Milano del Rapporto sul Benessere equo e sostenibile (Bes) dell'Istituto di Statistica: "Abbiamo pagato un prezzo così alto durante la pandemia anche perché, per qualche anno, l'investimento nella sanità era stato fortemente ridimensionato", ha commentato il presidente.

Il numero uno dell'Istat ha ripercorso gli ultimi anni della sanità pubblica italiana: "Abbiamo visto crescere l'età media dei medici, il carico sui medici stessi, la minor forza lavoro in alcune specialità e quindi anche decisamente meno risorse". Perciò non c'è da sorprendersi se "quando poi è successo quello che è successo – cioè quando è scoppiata la pandemia di Covid – lo abbiamo pagato in modo evidente". Secondo Blangiardo "un altro segnale di criticità è il numero di assistiti per medico, che è crescente e rende molto più difficile la possibilità di poter intervenire quando si presentano condizioni di emergenza".

Durante l'evento il presidente dell'Istat si è soffermato anche su altri aspetti della pandemia di Covid, e sugli effetti che ha avuto e che sta avendo sulla vita dei cittadini. "In Italia, nel 2020, la quota di poveri raggiunge i livelli più alti mai osservati", ha sottolineato Blangiardo presentando alcune slide. La povertà è aumentata e "forse questo è l'elemento più drammatico, soprattutto al Nord e soprattutto in corrispondenza delle situazioni in cui c'era la persona di riferimento della famiglia occupata". Secondo i dati preliminari elaborati dall'Istituto di Statistica, ci sono "circa un milione di persone" che sono finite in stato di povertà assoluta.

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