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Il Papa contro chi respinge i migranti: “Dio è con loro, no a leggi restrittive”

Oggi, durante l’udienza generale in piazza San Pietro, Papa Francesco è intervenuto sull’emergenza migranti. “C’è chi opera sistematicamente e con ogni mezzo per respingere i migranti. E questo è un peccato grave”, ha detto Bergoglio.
A cura di Giulia Casula
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"Dio è con i migranti, non con quelli che li respingono". Lo ha detto oggi, Papa Francesco durante la consueta udienza generale che si tiene ogni mercoledì in piazza San Pietro.

"Desidero fermarmi con voi a pensare alle persone che, anche in questo momento, stanno attraversando mari e deserti per raggiungere una terra dove vivere in pace e sicurezza", ha proseguito il pontefice. "Mare e deserto: queste due parole ritornano in tante testimonianze che ricevo, sia da parte di migranti, sia da persone che si impegnano per soccorrerli".

"Quando dico ‘mare', nel contesto delle migrazioni, intendo anche oceano, lago, fiume, tutte le masse d’acqua insidiose che tanti fratelli e sorelle in ogni parte del mondo sono costretti ad attraversare per raggiungere la loro meta. E ‘deserto' non è solo quello di sabbia e dune, o quello roccioso, ma sono pure tutti quei territori impervi e pericolosi, come le foreste, le giungle, le steppe dove i migranti camminano da soli, abbandonati a se stessi", ha spiegato il Papa.

Nel suo appello, Bergoglio si è soffermato sul dramma delle morti in mare: "Le rotte migratorie di oggi sono spesso segnate da attraversamenti di mari e deserti, che per molte, troppe persone, risultano mortali. Per questo oggi voglio soffermarmi su questo dramma, questo dolore", ha detto. "Alcune di queste rotte le conosciamo meglio, perché stanno spesso sotto i riflettori; altre, la maggior parte, sono poco note, ma non per questo meno battute".

Rivolgendosi ai presenti, il Pontefice ha chiesto di rivolgere un pensiero ai migranti. "Pensate a quanti muoiono nel Mediterraneo! Pensate a Lampedusa, a Crotone, quante cose brutte!", ha esortato. Negli scorsi giorni infatti, sono ripresi gli sbarchi sull'isola, dove solo due giorni fa sono approdate 131 persone.

Per Papa Francesco, è il momento di essere chiari: "C'è chi opera sistematicamente e con ogni mezzo per respingere i migranti. E questo, quando è fatto con coscienza e responsabilità, è un peccato grave", ha affermato. "Su una cosa potremmo essere tutti d'accordo: in quei mari e in quei deserti mortali, i migranti di oggi non dovrebbero esserci. Ma non è attraverso leggi più restrittive, non è con la militarizzazione delle frontiere, non è con i respingimenti che otterremo questo risultato", ha aggiunto, con un chiaro riferimento alle politiche migratorie sostenute da alcune forze politiche di centrodestra.

Secondo Bergoglio invece, occorre ampliare "le vie di accesso sicure e regolari per i migranti, facilitando il rifugio per chi scappa da guerre, violenze, persecuzioni e da varie calamità", favorire "in ogni modo una governance globale delle migrazioni fondata sulla giustizia, sulla fratellanza e sulla solidarietà" e unire "le forze per combattere la tratta di esseri umani, per fermare i criminali trafficanti che senza pietà sfruttano la miseria altrui".

"A volte nel deserto i migranti ce li hanno portati e abbandonati", ha ricordato. "Nell'epoca dei satelliti e dei droni, ci sono uomini, donne e bambini migranti che nessuno deve vedere. Solo Dio li vede e ascolta il loro grido. Questa è una crudeltà della nostra civiltà. E la tragedia è che la maggior parte di questi morti, potevano essere salvati", ha ribadito.

Il Pontefice ha poi voluto concludere rivolgendo le sue lodi a quelle organizzazioni e associazioni che si occupano di soccorso in mare, in particolare l'ong Mediterranea Saving Humans. "Tanti buoni samaritani, che si prodigano per soccorrere e salvare i migranti feriti e abbandonati sulle rotte di disperata speranza, nei cinque continenti. Questi uomini e donne coraggiosi sono segno di una umanità che non si lascia contagiare dalla cattiva cultura dell’indifferenza e dello scarto", ha detto.

"Cari fratelli e sorelle, uniamo i cuori e le forze, perché i mari e i deserti non siano cimiteri, ma spazi dove Dio possa aprire strade di libertà e di fraternità. A voi domando ‘pregate per i migranti? Per coloro che vengono nella nostra terra per salvarsi la vita o voi volete cacciarli via?", ha concluso.

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