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Il ministro Bianchi: “Tutti i ragazzi devono potersi vaccinare, scuola ripartirà in presenza”

Il ministro dell’Istruzione difende il suo operato dopo i dati drammatici dei testi Invalsi 2021 e lancia un appello: “Tutti i ragazzi devono potersi vaccinare”. Rispondendo al question time al Senato, Bianchi ha ricordato e rivendicato la scelta di non utilizzare la didattica a distanza per la scuola primaria durante la seconda ondata.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Il ministro dell'Istruzione difende quanto fatto dal suo ingresso a viale Trastevere, soprattutto per quanto riguarda la gestione della didattica a distanza e delle chiusure delle scuole. I risultati dei test Invalsi 2021 stanno facendo molto discutere sul fatto che la scuola sia stata o meno trascurata nell'ultimo anno e mezzo, con un ricorso troppo frequente alla dad. Patrizio Bianchi, rispondendo a delle interrogazioni a risposta immediata al question time del Senato, ha subito chiarito una cosa, rispondendo al leghista Massimiliano Romeo: "L'intenzione del ministero è stata sempre quella della scuola in presenza". È seguito un lungo applauso di tutto il Senato.

Bianchi ha sottolineato che "quando si è avuta la seconda ondata pandemica abbiamo tenuto i bambini a scuola e ridotto al minimo la dad". E proprio per questo "i dati Invalsi di ieri ci dimostrano che questo insistere sulla presenza ci ha dato ragione". Il crollo delle competenze è stato rilevato diffusamente in tutti i cicli di studio, ma leggermente meno alle elementari, rimaste in presenza per decisione del governo Draghi anche in zona rossa. Il ministro dell'Istruzione ha spiegato anche che, a questo punto, "il piano vaccinale ha un ruolo fondamentale", ricordando che sul personale docente si è prossimi ad un risultato: "Siamo vicini all'80% come percentuale di vaccinazione". Poi ha rilanciato, nominando il Comitato tecnico scientifico: "Sostengo e faccio appello perché tutti i ragazzi si possano vaccinare".

Il ministro ha anche ricordato i fondi in arrivo per le scuole: "Ricordo che le statali potranno contare su 350 milioni di euro e le scuole paritarie su 60 milioni di euro per l'adeguamento delle strutture". Bianchi ha risposto anche a un'interrogazione sulla mobilità dei docenti, spiegando che per il 2021-2022 sono state oltre 87mila le domande mobilità e più di 47mila quelle soddisfatte: "Di fatto è necessario garantire equità tra esigenze contrapposte, l'adeguata stabilità degli organici e l' interesse degli studenti", ha concluso il ministro.

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