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Il governo Meloni vuole ampliare la flat tax in manovra: chi riguarda e come funziona la proposta

Il sottosegretario all’Economia, Federico Freni, promette che la flat tax sarà già nella legge di bilancio, in arrivo nei prossimi giorni in Parlamento. La soglia però sarà probabilmente più bassa rispetto alle promesse del programma elettorale: da 100mila euro all’anno, scenderà a 85-90mila.
A cura di Luca Pons
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La flat tax si farà già nella prossima legge di Bilancio, ma con una soglia più bassa del previsto. Il sottosegretario all'Economia, il leghista Federico Freni, in un'intervista a Radio 24 annuncia che ci sarà sicuramente una misura per estendere la tassa unica con aliquota al 15%, che oggi è riservata ad autonomi e partite Iva con un reddito sotto i 65mila euro all'anno. L'obiettivo, inserito nel programma di coalizione, era di alzare la soglia a 100mila euro annui, ma Freni dice che dovrebbe arrivare a 85-90mila euro.

La Relazione sull’evasione fiscale allegata alla Nadef e pubblicata dal ministero dell'Economia negli scorsi giorni ha segnalato i rischi legati alla flat tax: in particolare, la possibilità di "comportamenti anomali in corrispondenza della soglia" come la tendenza a produrre meno (o, più facilmente, a dichiarare meno di quanto incassato davvero) per rientrare nel limite previsto per l'agevolazione.

Insomma, un incentivo a evadere le tasse per poter avere ulteriori benefici fiscali. La relazione si riferisce alla soglia attuale, prevista a 65mila euro, ma non dà motivo di pensare che con una soglia più alta le cose cambierebbero.

Secondo il programma elettorale del centrodestra, l'obiettivo era di ampliare la flat tax "per le partite Iva fino a 100mila euro di fatturato", ma anche di istituire la cosiddetta flat tax incrementale, che abbassa le tasse per "l'incremento di reddito rispetto alle annualità precedenti". Il programma di coalizione poi apriva anche a un "ulteriore ampliamento per famiglie e imprese" della tassa piatta, per includere anche i progetti più ambiziosi di Lega e Forza Italia.

Il piano, però, andrà attuato in più anni. La prima legge di bilancio del governo Meloni, da approvare entro il 31 dicembre e che secondo quanto dichiarato da Matteo Salvini arriverà in Parlamento nei prossimi giorni, prevede di effettuare un primo rialzo della soglia, anche se non è stato ancora stabilito esattamente di quanto. "Si dimostrerà finalmente che la flat tax non era uno slogan", dichiara Freni, "ma un programma strutturato che si fa in 5 anni".

Il piano del governo sarebbe di cominciare "con autonomi e partite Iva", innalzando la soglia "fino a 100mila euro, forse qualcosina meno, potremmo fare 85-90 mila, dipenderà anche da alcune variabili macroeconomiche un po’ meno dipendenti da noi". L'obiettivo minimo per il governo, quindi, è arrivare a 85mila euro.

Freni non commenta, invece, il progetto di flat tax incrementale, che si proporrebbe di tassare meno i ricavi in più rispetto al massimo raggiunto negli anni precedenti. Sarebbe un incentivo, secondo Fratelli d'Italia e il governo, a guadagnare (e dichiarare) di più per avere benefici fiscali. Un effetto contrario a quello riscontrato dal Mef per quanto riguarda, invece, la flat tax con soglia a 65mila euro, che ha spinto a guadagnare o a dichiarare meno.

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