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Il governo Meloni dice che l’acqua fa male come il vino se bevuta in grandi quantità

Da Salvini a Lollobrigida, nei giorni scorsi vari esponenti del governo Meloni si sono schierati in difesa del vino, sostenendo che anche l’acqua fa male se assunta in grandi quantità.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Il governo Meloni si schiera in massa in difesa del vino, tanto da dire che anche l'acqua fa male se assunta in grandi quantità. Diversi esponenti dell'esecutivo scendono in campo per difendere la bevanda alcolica, considerata un simbolo dell'export italiano nel mondo. La polemica è nata dalla decisione dell'Irlanda – approvata dall'Unione europea – di inserire sulle etichette dei vini una dicitura che illustra i rischi per la salute, così come già accade per il tabacco ad esempio. Sul tema sono poi intervenuti una serie di medici e scienziati, a partire dalla dottoressa Antonella Viola – immunologa dell'Università di Padova, interpellata spesso durante la pandemia di Covid – che ha scritto un lungo editoriale sulla Stampa per dire che non esistono dosi sicure di alcol per il nostro organismo. Le ha risposto a stretto giro il virologo di Genova Matteo Bassetti, sostenendo che un bicchiere di vino non ha mai fatto male a nessuno.

In poco tempo la polemica è diventata politica, visto l'impatto che ha il vino sul mercato dell'export italiano. Sono intervenuti, uno dopo l'altro, diversi ministri del governo Meloni, lanciandosi in una strenua difesa del vino a costo di metterlo sullo stesso piano dell'acqua. "Un po' di vino fa bene, mentre gli eccessi fanno male sempre – ha sostenuto il ministro dell'Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida – Ma gli eccessi di qualsiasi prodotto, perfino l'acqua bevuta in quantità eccessive può danneggiare l'organismo. A chi verrebbe in mente di scrivere che nuoce gravemente alla salute?". Sulla stessa linea il vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini: "Se ti bevi tre litri d'acqua stai male, che facciamo scriviamo sulle bottiglie che è potenzialmente pericolosa?".

Lollobrigida ha anche incontrato l'omologo irlandese, per "spiegare le ragioni dell'Italia" sulle etichette dei vini. Poi ha demandato il tutto al ministro della Salute Schillaci, che si occuperà direttamente dell'argomento. "Noi abbiamo sottolineato quanto sia necessario condannare gli eccessi, cioè spiegare a tutti i livelli che bere poco, con moderazione, non provoca danni, noi diciamo anche può portare fattori di benessere", ha sottolineato ancora Lollobrigida. E ha annunciato un accordo in vista con Spagna e Francia: "Parallelamente a livello internazionale stiamo trattando l'argomento con le altre nazioni coinvolte".

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