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Il governo ha approvato il decreto Proroghe, ecco le misure inserite e quelle rimaste invece escluse

Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto Proroghe. Nel testo composto da 11 articoli, però non sono entrate né la proroga della sospensione delle cartelle esattoriali (in scadenza il 2 maggio), né gli interventi sulle concessioni balneari per le quali è previsto un decreto ad hoc. Inserite invece misure sui termini per il rinnovo dei documenti scaduti e sullo smart working nella Pa.
A cura di Annalisa Girardi
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Il governo ha approvato il decreto Proroghe, in cui sono inserite tra le altre cose nuove regole per lo smart working nella Pubblica amministrazione e nuove scadenze per il rinnovo dei documenti scaduti durante la pandemia. Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al testo composto da 11 articoli, dove però non sono entrate né la proroga della sospensione delle cartelle esattoriali (in scadenza oggi), né gli interventi sulle concessioni balneari per le quali è previsto un decreto ad hoc. Vediamo quindi quali sono le principali norme contenute nel decreto e i nodi che invece non sono stati affrontati.

Per le carte di identità e altri documenti di riconoscimento scaduti durante l'emergenza coronavirus ci sarà tempo fino al 30 settembre per il rinnovo. Il termine precedente, già frutto di un rinvio per causa Covid, era fissato a oggi, 30 aprile. Ora questo viene quindi posticipato di cinque mesi. Ci sarà tempo fino a dopo l'estate per rinnovare i documenti scaduti.

Nel decreto Proroghe viene inoltre eliminato l'obbligo di ricorrere allo smart working al 50% nella Pubblica amministrazione. Non viene più prevista, quindi, una quota di lavoro da casa per i dipendenti pubblici, come era stato stabilito nel pieno dell'emergenza coronavirus per evitare i contagi. Le norme sul golden power, rafforzate sempre come conseguenza della pandemia, verranno prorogare fino al 31 dicembre 2021. La scadenza era prevista al 30 giugno, ma è stata posticipata alla fine dell'anno nella bozza del decreto approvata in Cdm.

Non sono però entrare nel provvedimento le concessioni balneari. La norma non è stata discussa e non sarà quindi inserita nel dl Proroghe in quanto il governo starebbe pensando a una norma specifica sulle spiagge. Su questo punto in Italia pesa una procedura d'infrazione dallo scorso dicembre, dopo che il governo Conte aveva prorogato le concessioni fino al 2033 attraverso il decreto Rilancio. In attesa delle riforma in termini di concessioni il governo sarebbe al lavoro su una norma ponte per rimettere in regola il Paese.

Nessun riferimento nel dl Proroghe uscito dal Cdm nemmeno alle cartelle esattoriali. La norma che ne prevedeva la sospensione risulta infatti in scadenza oggi, 30 aprile: dalla prossima settimana, da lunedì 3 maggio, l'Agenzia delle entrate potrebbe quindi inviare i nuovi avvisi ai contribuenti. Il governo starebbe comunque pensando di prolungare lo stop in concomitanza con la fine dello stato di emergenza, al 31 luglio. Anche in questo caso potrebbe lavorare a un decreto ad hoc o inserire la misura nel decreto Sostegni bis, che dovrebbe essere approvato la prossima settimana.

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