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Covid 19

Il governo eliminerà le mascherine al chiuso dal 15 giugno, dice il sottosegretario Costa

Il sottosegretario alla Salute annuncia che l’intenzione del governo è eliminare le mascherine dal 15 giugno. Poi sui vaccini Covid spiega: “Arriveremo a un richiamo annuale”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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"Le condizioni ci sono", dice Andrea Costa. Perciò, dal 15 giugno, niente più mascherine al chiuso. O almeno questo sembra essere il programma, secondo quanto spiegato questa mattina dal sottosegretario alla Salute a Radio Anch'io. "Dal 15 giugno credo che andremo a rimuovere le ultime misure restrittive ancora in essere – ha spiegato Costa – Mi riferisco all'utilizzo della mascherina nei luoghi al chiuso". L'obiettivo del governo "è creare le condizioni di convivenza con il virus – ha continuato il sottosegretario – guai a pensare all'obiettivo del contagio zero". Insomma, l'addio alle mascherine sarebbe davvero vicino, anche se negli ultimi giorni dal governo è filtrata l'ipotesi di una proroga per i mezzi di trasporto fino a settembre.

L'abolizione della regola in cinema, teatri, sale da concerto e palazzetti al chiuso è già data per scontata da settimane, ma secondo quanto spiegato da Costa l'addio riguarderebbe anche i mezzi pubblici. Perciò gli unici luoghi dove le mascherine resteranno in vigore dopo il 15 giugno sono le scuole, dove l'obbligo è previsto fino alla fine dell'anno esami di Stato compresi, e sul posto di lavoro nel settore privato. È stato lo stesso sottosegretario a chiarire questo punto: "Sui luoghi di lavoro il governo non ha più introdotto l'obbligo di mascherine al chiuso, quindi noi siamo passati da un obbligo a una raccomandazione – ha sottolineato – Poi sui luoghi di lavoro le singole aziende, attraverso protocolli condivisi con le organizzazioni sindacali, hanno condiviso di continuare l'obbligo dell'utilizzo della mascherina. Però, di fatto, non siamo più di fronte a un obbligo normativo". Insomma, anche qui, tutto dipende dai protocolli tra le parti sociali, da rivedere proprio a giugno.

Il sottosegretario ha spiegato anche cosa succederà a settembre, soprattutto per quanto riguarda l'eventuale quarta dose per tutti: "Lo scenario più probabile è arrivare a un richiamo annuale del vaccino – ha detto – è ragionevole pensare che in autunno potremo avere dei vaccini aggiornati". Quanto alla variante Ba.5, che negli ultimi giorni sta creando preoccupazione in Europa, Costa ha aggiunto: "Ovviamente le varianti ci sono sempre state e ci saranno, l'importante è continuare a monitorare quel che succede e continuare a tracciare". Dopodiché "confidiamo di avere in autunno un vaccino aggiornato anche nei confronti delle varianti".

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