Il canto del cigno del Senato: tagli alle spese e risparmi per 75 milioni di euro
Proprio nei giorni in cui si discute il disegno di legge costituzionale Renzi – Boschi, che ridisegna l'architettura istituzionale del nostro Paese, l'amministrazione di Palazzo Madama comunica le novità dal Bilancio interno del Senato. Stando a quanto pubblicato online, infatti, le "misure adottate in questa Legislatura hanno consentito di ridurre di oltre 75,5 milioni di euro l'onere del Senato sul bilancio dello Stato nel 2013 e 2014". Per la verità il calcolo della cifra finale è un po' particolare, dal momento che si somma il "taglio della dotazione di 21,6 milioni di euro all'anno (in vigore dal 2012 e confermata fino al 2016)", la restituzione alle casse statali di 14,6 milioni di euro nel 2014 e 12,5 milioni nel 2013 e il taglio alle spese di 5,2 milioni di euro, frutto "dell'applicazione del contributo di solidarietà previsto dalla legge di stabilità 2014 ai trattamenti previdenziali di ex senatori e dipendenti in quiescenza".
In ogni caso, dal 2014 al 2016 la dotazione (le risorse messe a disposizione dallo Stato) del Senato sarà bloccata a quota 505 milioni di euro, con una diminuzione del costo complessivo per le casse dello Stato dell'8%. Nello specifico poi, le minori spese rispetto al 2012 sono quantificabili in 2012 milioni di euro (come è possibile constatare anche nel nostro approfondimento). Ecco il dettaglio dei risparmi:
