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I rave party diventano reato, cosa prevede la nuova norma voluta dal ministro Piantedosi

Ecco il testo della nuova norma contro i rave party, contenuta nel decreto varato dal governo Meloni. Vediamo quindi nello specifico cosa prevede e come cambia il codice penale.
A cura di Annalisa Girardi
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Nel primo decreto approvato dal governo di Giorgia Meloni è contenuta anche la norma anti rave party voluta dal nuovo ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi. Una stretta che prevede una nuova fattispecie di reato e pene durissime, fino a 10mila euro di multa e 6 anni di carcere per gli organizzatori. La norma riguarda la "invasione di terreni o edifici, pubblici o privati" e raduni "dai quali possa derivare un pericolo per l'ordine pubblico o la pubblica incolumità o la salute pubblica". Vediamo quindi cosa prevede questa nuova disposizione, inserita nel primissimo decreto varato dal governo, che comprende anche diversi altri temi, dall'ergastolo ostativo alla fine dell'obbligo vaccinale anti Covid per i medici.

Come abbiamo detto, si tratta di una nuova fattispecie di reato: dopo l'articolo 434 del codice penale (quello sul crollo di costruzioni e altri disastri dolosi) viene inserito l'articolo 434 bis, che tratta appunto di "invasione di terreni o edifici per raduni pericolosi per l’ordine pubblico o l’incolumità pubblica o la salute pubblica".

Il testo del nuovo articolo del codice penale

Ecco il testo completo dell'articolo:

Art. 434-bis

Invasione di terreni o edifici per raduni pericolosi per l’ordine pubblico o l’incolumità pubblica o la salute pubblica

L’ invasione per raduni pericolosi per l’ordine pubblico o l’incolumità pubblica o la salute pubblica consiste nell’invasione arbitraria di terreni o edifici altrui, pubblici o privati, commessa da un numero di persone superiore a cinquanta, allo scopo di organizzare un raduno, quando dallo stesso può derivare un pericolo per l’ordine pubblico o l’incolumità pubblica o la salute pubblica.

Chiunque organizza o promuove l’invasione di cui al primo comma è punito con la pena della reclusione da tre a sei anni e con la multa da euro 1.000 a euro 10.000.

Per il solo fatto di partecipare all’invasione la pena è diminuita.

E’ sempre ordinata la confisca ai sensi dell’articolo 240, secondo comma, del codice penale, delle cose che servirono o furono destinate a commettere il reato di cui al primo comma nonché di quelle utilizzate nei medesimi casi per realizzare le finalità dell’occupazione.

2. All’articolo 4, comma 1, del Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione di cui al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, dopo la lettera i-ter), è aggiunta la seguente: “i-quater) ai soggetti indiziati del delitto di cui all’articolo 434-bis del codice penale".

Cosa prevede il nuovo decreto anti rave

Con questa nuova norma organizzare o anche solo partecipare a un rave diventa di fatto un reato. La pena arriva fino ai sei anni di reclusione e ai diecimila euro di multa. Non solo, è anche prevista la confisca dei veicoli e degli strumenti utilizzati.

"L'intervento normativo mira a rafforzare il sistema di prevenzione e di contrasto del fenomeno dei grandi raduni musicali, organizzati clandestinamente (c.d. rave party)", si legge nella relazione illustrativa. Che poi prosegue: "I casi che si sono finora presentati hanno riguardato meeting, organizzati mediante un "passa parola" clandestino, realizzato attraverso il web e soprattutto attraverso i social network, che si sono tenuti in aree di proprietà pubblica o privata invase illecitamente dai partecipanti".

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