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I giovani vogliono fare figli ma il lavoro è troppo precario e gli stipendi troppo bassi: il report

Sette giovani su dieci vorrebbero fare due figli o più, ma il costo della vita è troppo alto, il mondo del lavoro troppo precario e non ci sono abbastanza servizi e supporto dallo Stato. Il rapporto FragilItalia di Legacoop e Ipsos ha analizzato il calo demografico in Italia e le ragioni che lo spingono.
A cura di Luca Pons
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Il problema non è che i giovani non vogliono fare figli, ma che non ci sono servizi per famiglie e crescita dei figli, il lavoro è sempre più precario e gli stipendi restano bassi mentre il costo della vita cresce. La conclusione è del rapporto FragilItalia, elaborato dall'area studi di Legacoop e dalla società di analisi statistiche Ipsos.

L'indagine si è concentrata sul tema della crisi demografica e viene pubblicata oggi, lunedì 15 maggio, giornata internazionale della famiglia. Il calo delle nascite, certificato dai recenti dati Istat, è stato anche un tema al centro del dibattito politico negli ultimi giorni. Il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara ha stimato che tra dieci anni potrebbe esserci fino a un milione e mezzo di studenti in meno, continuando con l'andamento attuale.

Gli Stati Generali della natalità che hanno visto tra l'altro gli interventi di Papa Francesco e di Giorgia Meloni. Prima di attaccare la pratica della gravidanza per altri e le famiglie Lgbt, la presidente del Consiglio ha detto anche che "la denatalità non dipende solo da questioni materiali: certo c'è anche quello, ma dipende anche dalla capacità che una società ha di percepirsi come vitale, di pensarsi nei decenni a venire. E questo a noi è mancato".

La denatalità è problema urgente per tre italiani su quattro

Il report, però, indica che il calo delle nascite è un tema decisamente sentito a livello nazionale: un problema urgente per il 74% degli italiani (per il 41% è ‘abbastanza' urgente, mentre il 33% lo definisce ‘molto' urgente). Questo dato scende solo leggermente tra i giovani: gli under 30 che considerano la denatalità una questione che va affrontata con urgenza sono il 66%. Anche perché, come detto, il problema non è che i giovani non vogliono fare figli, anzi: il 70% degli under 30 intervistati ha detto di volere almeno due figli. Quasi uno su tre ha detto vorrebbe tre figli o più.

Le cause del calo demografico: non c'è stabilità, il costo della vita aumenta e i salari no

Tutti gli intervistati hanno anche spiegato i motivi che, secondo loro, stanno alla base della denatalità. A dominare sono gli stipendi bassi e l'aumento del costo della vita: un fattore indicato dal 70% degli italiani. Seguono poi l'instabilità lavorativa e la precarizzazione del lavoro, con il 63%. E ancora, la mancanza di sostegni statali per i costi che derivano dal crescere i figli con il 59% e la mancanza di servizi per le famiglie che siano davvero accessibili a chiunque (57%).

Infine, c'è anche la paura di perdere il posto di lavoro se si fa un figlio. Questa colpisce il 56% del campione e, come prevedibile, in modo particolare le donne (61%). Il timore di perdere il lavoro è particolarmente forte tra le donne con meno di 30 anni: 8 su 10 dicono che è tra i motivi per cui si fanno pochi figli.

Cos'è la famiglia per i giovani in Italia

Il report FragilItalia ha interrogato gli italiani anche su come vedano la famiglia. Una visione ‘aperta' del nucleo familiare, cioè della famiglia come convivenza tra due persone che condividono un progetto di vita, a prescindere dal sesso dei due, è condivisa dal 64% del campione. Più dalle donne (71%) che dagli uomini (56%). Al contrario la visione ‘tradizionale' della famiglia è preferita dal 22%: in questo caso si parla di famiglia esclusivamente se c'è l'unione di un uomo e una donna tramite matrimonio religioso o civile.

Anche in questo i giovani presentano dati diversi. Per quasi tre su quattro (il 73%) la definizione di famiglia è quella ‘aperta', mentre a sostenere la famiglia tradizionale è solamente il 12% delle persone con meno di 30 anni. Per i giovani italiani, in più, anche il ruolo della famiglia è diverso: mentre per la popolazione generale (soprattutto per gli uomini) il primo compito della famiglia è l'educazione dei figli, per il 58% degli under 30 al primo posto c'è il supporto psicologico per chi fa parte del nucleo familiare.

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