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I 5mila euro non riguardano i migranti trattenuti nei Cpr, ma nuove strutture per richiedenti asilo

Il ministro Piantedosi ha chiarito che i 5mila che possono essere richiesti ai migranti come alternativa al trattenimento nei centri non riguardano i Cpr, ma nuove strutture di trattenimento per richiedenti asilo provenienti da Paesi sicuri. La prima sarà a Pozzallo.
A cura di Annalisa Cangemi
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Nei giorni scorsi il governo ha avviato un Piano per l'allestimento di nuovi Cpr, che saranno circa una dozzina, in modo da averne almeno uno per Regione, con il coinvolgimento della Difesa: dovranno sorgere in aree "scarsamente popolate e facilmente sorvegliabili", e ospiteranno per un periodo massimo di 18 mesi i migranti che non hanno diritto a restare nel nostro Paese, perché non godono della protezione internazionale.

La possibilità di una "garanzia finanziaria" di circa 5mila euro che i migranti possono versare, come previsto nel decreto del 14 settembre 2023 – a firma del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi di concerto con i colleghi Carlo Nordio e Giancarlo Giorgetti – pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 221 del 21 settembre con il titolo ‘Indicazione dell’importo e delle modalità di prestazione della garanzia finanziaria a carico dello straniero durante lo svolgimento della procedura per l’accertamento del diritto di accedere al territorio dello Stato', non dovrebbe riguardare le persone trattenute nei Cpr ma nuove "strutture di trattenimento di richiedenti asilo provenienti da Paesi sicuri", la prima delle quali sarà a Pozzallo, secondo quanto chiarito ieri dal ministro Matteo Piantedosi, intervenendo a ‘Sud Invest' a Benevento.

"Nel recepimento di una direttiva europea avvieremo da domani a Pozzallo, in provincia di Ragusa, la prima struttura di trattenimento di richiedenti asilo provenienti da Paesi sicuri, come la Tunisia, per fare in modo che si possano realizzare velocemente, entro un mese, procedure di accertamento per l'esistenza dei presupposti di status di rifugiato", ha detto il titolare del Viminale. Si tratta insomma di una struttura nata per recepire una direttiva europea.

La garanzia finanziaria di circa 5mila euro, prevista per non essere trattenuti, precisa il ministro, "non riguarda le persone nei Cpr, i cittadini espulsi per irregolarità acclarata nella loro condizione di soggiorno o per pericolosità accertata, che sono quelli destinati ai Cpr". Quella di Pozzallo è "una scommessa che il Governo ha fatto per attuare una direttiva europea che prevede" il trattenimento dei migranti, con un provvedimento convalidato dall'autorità giudiziaria, con la possibilità, in alternativa, che le persone decidano di prestare una sorta di garanzia anche economica per evitare il trattenimento. "Se la cosa funzionerà e la porteremo avanti in maniera più estesa, risolverà una situazione annosa", ha spiegato ancora Piantedosi.

Parlando invece dei Cpr, il ministro dell'Interno ha confermato che ce ne sarà uno in ogni regione, "sul tavolo al momento però c'è solo qualche ipotesi" sulle collocazioni specifiche.

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