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Guerra, Mattarella: “Serve una risposta netta nei confronti della Russia per arrivare alla pace”

Cooperazione, pace e sviluppo sono le parole chiave del discorso di questa mattina del Presidente Mattarella: “Il conflitto scatenato da Mosca per anacronistiche velleità di potenza richiede una risposta netta, unitaria e solidale, al fine di giungere al ripristino di condizioni di pace”, ha detto sulla guerra in Ucraina.
A cura di Tommaso Coluzzi
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"Il conflitto scatenato da Mosca per anacronistiche velleità di potenza richiede una risposta netta, unitaria e solidale, al fine di giungere al ripristino di condizioni di pace", non usa giri di parole il capo dello Stato, Sergio Mattarella, intervenendo alla Conferenza nazionale della Cooperazione allo sviluppo. La guerra in Ucraina è la priorità: "La politica di cooperazione allo sviluppo non è soltanto la proiezione naturale dei nostri valori costituzionali – continua il Presidente della Repubblica – è strumento fondamentale per costruire e preservare la pace". E ancora: "Il rapporto tra sviluppo e affermazione dei diritti umani è evidente – sottolinea – E se è altrettanto evidente che con la guerra non ci può essere sviluppo è chiaro che, senza sviluppo, come si è potuto constatare in diverse parti del mondo, non ci possono essere stabilità e pace".

"La pandemia ha reso evidente che in un mondo interconnesso non esistono soluzioni locali a sfide globali, come quelle dell'emergenza sanitaria, dei cambiamenti climatici, della povertà estrema, dell'insicurezza alimentare – continua Mattarella – Non è risolutiva l'attesa che un'iniziativa basata sulla destinazione verso i Paesi più fragili soltanto delle risorse considerate eccedenti dalle economie dei Paesi più sviluppati permetta di vincere le sfide".

Poi Mattarella parla dei migranti: "Il contributo delle comunità di cittadini stranieri presenti in Italia" è "prezioso" per "la conoscenza fra i nostri Paesi". Ma non solo: "Il lavoro degli immigrati genera ricadute positive nel funzionamento del nostro sistema produttivo e di welfare, e insieme contribuisce allo sviluppo dei Paesi di origine". E conclude: "Le rimesse generate nel mondo verso i Paesi a reddito basso e medio ammontano soltanto nel 2021 a circa 550 miliardi di euro".

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