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Guerra in Ucraina

Guerra in Ucraina, Draghi: “Le cose non vanno come vuole Putin, la Nato si amplia e l’Ue è unita”

“Ci aspettiamo un ampliamento della Nato alla Svezia e alla Finlandia”, ha detto Draghi in conclusione del vertice del G7. “L’Ue è più unita e i Paesi vicini alla Russia cercano protezione, le cose non sono andate come avrebbe voluto Putin”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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"Questo G7 è stato un successo". Comincia così, in conferenza stampa da Elmau, Mario Draghi. In conclusione del vertice in Germania, il presidente del Consiglio spiega: "I nostri Paesi hanno riaffermato coesione e unità di vedute, in particolare sulla guerra in Ucraina. Zelensky ci ha chiesto aiuto sia per quanto riguarda il conflitto che per la successiva ricostruzione. Intanto i massacri dei civili continuano". Il G7 "è pronto a sostenere l'Ucraina per tutto il tempo necessario. La pace dovrà essere quella che vuole l'Ucraina, ma allo stesso tempo dobbiamo essere bravi a cogliere gli spazi negoziali se dovessero presentarsi".

"Guterres ci ha descritto lo stato dei negoziati per sbloccare l'esportazione di grano e fertilizzante – spiega ancora Draghi – ‘Siamo ormai vicini al momento della verità', ha detto Guterres, per capire se Ucraina e Russia vorranno sottoscrivere l'accordo per far uscire il grano dai porti". In sostanza si sta aspettando "il sì finale del Cremlino" che dovrebbe arrivare a ore.

"Occorre rimuovere la causa principale di questa inflazione, abbiamo dato mandato ai ministri di lavorare a un tetto al prezzo del gas – sottolinea il presidente del Consiglio – Il risultato sicuramente sarà pronto prima di ottobre, per allora è previsto il Consiglio europeo. Il rapporto della Commissione sarà pronto a settembre".

"Ho visto la dichiarazione di Putin – spiega poi Draghi rispetto alla partecipazione del presidente russo di novembre – ma il presidente indonesiano Widodo lo esclude, non verrà. Vedremo quello potrà succedere, anche un intervento da remoto. Vedremo".

"Una delle cose che ha detto il presidente Zelensky è che dovrà partire un contrattacco e si è detto fiducioso che questo possa riuscire – continua Draghi – C'è preoccupazione, perché il progresso russo c'è stato". E sottolinea: "Non c'è pace se l'Ucraina non riesce a difendersi, c'è oppressione ma non c'è pace". L'apporto del G7 "è stato essenziale" per la difesa di Kiev. "Nessuno pensava che l'Ucraina riuscisse a difendersi nel modo in cui ha fatto – sottolinea il presidente del Consiglio – il sostegno continuerà e in maniera adeguata, questo non cambia".

"Ci aspettiamo un ampliamento della Nato alla Svezia e alla Finlandia – spiega Draghi rispetto al vertice di Madrid dell'Alleanza Atlantica – L'Ue è più unita e tutti i Paesi vicini alla Russia cercano protezione, le cose non sono andate come avrebbe voluto Putin".

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