Grillo replica a Renzi: “Non ha mai lavorato nella sua vita”

Continua il testa a testa tra Matteo Renzi e Beppe Grillo. Ieri il Presidente del Consiglio, intervenendo all'assemblea dei Giovani Democratici, aveva lanciato una frecciata al leader del Movimento 5 Stelle, riferendosi alla sua decisione di affidare la guida dell'organizzazione politica ad un gruppo più ampio di cinque responsabili responsabili. "Avete una grossa responsabilità. Grillo – ha detto Renzi, rivolgendosi ai GD – torna allo spettacolo e a fare i suoi tour anche per colpa vostra e grazie al vostro lavoro. E questo è un bene per lo spettacolo. Ora dicono che nel M5S uno non vale più uno. Ma io non penso che uno vale uno: ciascuno conta come gli altri, ma se ciascuno di voi si mette in gioco vale molto di più”. E ancora: "Quando il 25 maggio ci siamo svegliati con quel 41 per cento, è accaduta una cosa molto importante: si è messa la parola fine al populismo di Grillo e il mondo dello spettacolo vi deve molto, dato che dal 13 marzo Grillo tornerà a fare teatro".
Prontamente è arrivata la replica del comico genovese: "Renzie sta ancora dormendo, non si è accorto che il suo pd è passato dal 41% (grazie ai voti di chi?) al 41bis. Per quanto mi riguarda ho iniziato a lavorare quarant'anni fa e da allora ho sempre vissuto del frutto del mio lavoro. Se il mio lavoro è buono guadagno, altrimenti no. Come me la maggior parte degli italiani, quelli che ancora hanno un'occupazione. Solo chi non ha mai fatto nulla in vita sua può permettersi di sbeffeggiare chi lavora". Il leader del Movimento 5 Stelle ha quindi elencato gli incarichi politici ricoperti dal Presidente del Consiglio:
1999, segretario provinciale del PPI
2003, segretario provinciale della Margherita
2004, presidente della Provincia di Firenze (una di quelle che ha fatto finta di abolire)
2009, sindaco di Firenze (vince contro Galli, l'ex portiere del Milan)
5 agosto 2011, condannato in primo grado dalla Corte dei conti della Toscana per danno erariale
2012, la Corte dei conti apre un'indagine sulle spese di rappresentanza effettuate dalla Provincia durante il mandato di Renzi, che ammontano a circa 600.000 euro
2013, segretario del Partito Democratico
2014, presidente del Consiglio non eletto da nessuno