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Green Pass per scuola e trasporti, il governo Draghi incassa la fiducia alla Camera

La Camera ha votato a favore della fiducia posta dal governo Draghi sul decreto Green Pass per scuola e trasporti con 413 sì, 48 contrari e un solo astenuto. Il provvedimento tornerà in Aula domani, dopo che l’esecutivo avrà valutato i circa novanta emendamenti presentati sul secondo decreto legge Green Pass.
A cura di Giuseppe Pastore
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Il governo Draghi ha incassato la fiducia della Camera per il via libera al secondo decreto Green Pass. Sono stati 413 i voti a favore, 48 quelli contrari e solo uno il deputato astenuto dalla votazione. Il provvedimento, tuttavia, tornerà in aula domani per permettere all'esecutivo di valutare i circa 90 ordini del giorni presentati sul decreto. Si è trattato della seconda questione di fiducia che il governo ha posto, dopo quella della scorsa settimana in Senato sul primo decreto Green Pass. Questa volta è toccato al provvedimento con cui l'obbligo di certificazione verde è stato esteso al personale scolastico e sui mezzi di trasporto a lunga percorrenza.

Più in particolare, il decreto in vigore dal 1° settembre prevede l'obbligo di esibire il Green Pass per tutto il personale scolastico (docenti e collaboratori) e anche per i genitori che accompagnano in aula i propri figli. L'obbligo non è previsto per gli studenti, ad eccezione di quelli universitari. Oltre alla scuola, il decreto riguarda anche i trasporti: sui mezzi a lunga percorrenza, infatti, i viaggiatori sono tenuti ad esibire la certificazione verde insieme al biglietti di viaggio.

La Lega non nasconde perplessità, Forza Italia vota "convintamente" la fiducia

A votare a favore della fiducia al governo guidato da Mario Draghi, anche la Lega che però ha espresso qualche perplessità: "Volendo riassumere in modo un po' brutale – ha detto la deputata Rossana Boldila vita degli italiani dipende dal possesso di un Qr code, non dall'avere fatto un vaccino. Quando abbiamo deciso di partecipare a questo Governo, sapevamo che non sarebbe stato facile, data la sua variegata e irripetibile composizione, ma sicuramente non era possibile fare una scelta diversa".

Ferma, invece, la contrarietà di Fratelli d'Italia: "La maggioranza bulgara di Mario Draghi – ha detto Augusta Montaruliviene a chiedere la fiducia in otto mesi per la quattordicesima volta su un provvedimento, subdolo e ipocrita, che serve soltanto a voi per uscire fuori dai vostri imbarazzi, scaricandoli sulle coscienze, sulle libertà, sulla moralità e sui diritti degli italiani, fino ad arrivare a situazioni discriminatorie nei confronti degli studenti e addirittura nei confronti dei lavoratori, mettendo gli italiani davanti alla scelta: o il green pass o lo stipendio". Al voto contrario alla fiducia si è associato anche il gruppo Misto. L'esponente di L'Alternativa C'è Francesco Sapia ha detto: "La storia è semplice: passi se ce l'hai, paghi se non ce l'hai. La sintesi è tutta qui, ma il Governo della melassa, dei cosiddetti migliori, è muto sulla verità, è immobile sulle necessità e respinge il confronto, mettendo la fiducia; è gravissimo".

Nel centrodestra ha votato "convintamente" a favore, invece, il gruppo di Forza Italia: "Voteremo nuovamente e convintamente la fiducia al Governo Draghi", ha detto Valentina Aprea pur ribadendo la necessità di "modifiche per migliorare il testo e superare alcune criticità, nonché il rischio di applicazioni confuse e contraddittorie che, ovviamente, in questo momento dobbiamo evitare".

Italia Viva: Posizioni ondivaghe di alcune forze politiche

Compatto il voto della restante maggioranza sulla fiducia. "Voteremo la fiducia anche perché, dopo aver messo in sicurezza, soprattutto, gli ambiti più esposti e a rischio, come gli ospedali, i luoghi della cura, con l'obbligo vaccinale dei professionisti, abbiamo da onorare il più grande debito morale: è verso gli alunni, gli studenti, gli universitari, il nostro futuro più prossimo, a cui non è stato concesso di godere della vita tra pari, in presenza", ha detto dal Partito Democratico la deputata Elena Carnevali.

Convinto del proprio sostegno al governo Draghi, anche il gruppo di Liberi e Uguali: "Gli italiani si sono comportati molto meglio di tanti loro rappresentanti politici – ha detto in Aula Federico FornaroHanno cioè compreso fino in fondo qual era la situazione e hanno adottato misure anch'esse di tipo prudenziale e comportamenti, nella stragrande maggioranza dei casi, responsabili. Quindi, bisogna andare avanti. Bisogna andare avanti, tenendo dritta la barra della prudenza, dritta la barra della salute degli italiani, innanzitutto".

E un attacco ad alcuni esponenti politici è arrivato anche da Camillo D'Alessandro di Italia Viva che ha parlato di "posizioni ondivaghe di alcune forze politiche" e ha aggiunto: "Io mi chiedo e chiedo a quest'Aula se questo sia dovuto solo ad un fatto elettorale, che sarebbe grave ma non gravissimo, o, invece, ad un fatto culturale, che è ancora più grave: ossia la pensate veramente così, la pensate veramente in questo modo? Sarebbe il caso di smetterla con questa propaganda inutile".

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