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Green pass obbligatorio per scuola e trasporti, ancora nessun accordo: verso la decisione giovedì

Il governo non si riunirà in Consiglio dei ministri prima di giovedì, dopo la cabina di regia ancora non convocata ufficialmente. I temi sul tavolo sono la scuola e i trasporti, con l’ipotesi dell’estensione del green pass e dell’obbligo vaccinale per il personale scolastico. Per quanto riguarda il lavoro, invece, è più probabile un rinvio. Intanto alla Camera sono stati presentati 1.300 emendamenti al decreto Covid, il provvedimento che introduce il green pass obbligatorio dal 6 agosto per una lunga lista di attività.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Il governo vuole decidere su scuola, trasporti e lavoro entro questa settimana. L'accordo sull'introduzione del green pass obbligatorio e sull'eventuale obbligo vaccinale per il personale scolastico, però, sembra ancora lontano. Per il varo del nuovo decreto Covid dovrebbero volerci ancora almeno un paio di giorni: domani si riunirà la Conferenza delle Regioni in un incontro straordinario, poi la Stato-Regioni attesa nel pomeriggio in cui si dovrebbe parlare del piano scuola pronto da diversi giorni ma ancora non affrontato con gli enti locali. Per la cabina di regia, a cui seguirà il Consiglio dei ministri per mettere nero su bianco le decisioni, bisognerà aspettare almeno giovedì.

L'accordo tra le forze politiche sembra ancora lontano, la maggioranza è spaccata su tutti i temi su cui è chiamata a decidere. Si discute delle misure per la scuola, mentre il green pass obbligatorio su navi, aerei e treni a lunga percorrenza non convince la Lega, che vorrebbe uno slittamento a settembre. Il presidente Draghi è chiamato, ancora una volta, ad una difficile operazione di sintesi e mediazione tra le idee in campo, mentre sul lavoro si potrebbe andare verso un rinvio: l'incontro di ieri tra il presidente del Consiglio e i segretari di Cgil, Cisl e Uil è stato solo l'inizio di una discussione più ampia, visto lo scetticismo dei sindacati su un eventuale obbligo di green pass sul posto di lavoro. I ministri del Lavoro e della Salute hanno convocato un tavolo con le parti sociali per giovedì alle 11, per tornare sull'argomento in modo più specifico.

Decreto Covid, presentati 1300 emendamenti: 900 dalla Lega

Nel frattempo sono stati presentati circa 1.300 emendamenti in commissione Affari sociali alla Camera al decreto Covid, che dal 6 agosto introduce il green pass obbligatorio per ristoranti, bar, cinema, teatri, palestre, piscine e molte altre attività. La Lega, il partito che più ha criticato la decisione del governo che però sostiene e di cui fa parte, ne avrebbe presentati 916. Ad annunciarlo è stato Claudio Borghi su Twitter, il deputato del Carroccio che insieme ad altri parlamentari leghisti ha partecipato alla manifestazione no green pass di Roma pochi giorni fa. Il Movimento 5 Stelle ha presentato circa 40 emendamenti, 37 il Partito Democratico, 19 Italia Viva. La Lega arriva un commento chiaro: "Abbiamo presentato tanti emendamenti quanti il Movimento sulla giustizia". Lo scontro, ora che è anche cominciato il semestre bianco, sarà ancora più duro.

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