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Covid 19

Green pass nei negozi, dove si potrà entrare senza dal 1 febbraio: le deroghe nel Dpcm in arrivo

Nel governo si discute sugli esercizi commerciali da escludere dalla lista delle attività per cui sarà richiesto il green pass base dal primo febbraio. Nelle prossime ore Draghi firmerà il Dpcm con le deroghe. Vediamo quali potrebbero essere esclusi.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Entro cinque giorni il presidente Draghi dovrà firmare il Dpcm che decide quali negozi sono esclusi dalle attività per cui servirà il green pass base dal primo febbraio. Il decreto legge pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 7 gennaio – che prevede, tra le altre cose, l'inserimento dell'obbligo di certificazione verde base per entrare in negozi, pubblici uffici, poste e banche – lascia quindici giorni di tempo per definire la lista delle deroghe. Saranno esentati quei servizi che verranno considerati essenziali, ai quali chiunque deve poter accedere a prescindere dalla avvenuta vaccinazione contro il Covid, guarigione o tampone negativo.

Per capire dove non servirà il green pass base dal 1 febbraio, perciò, bisognerà aspettare ancora qualche giorno. Oggi è prevista una nuova riunione per decidere le deroghe, secondo quanto anticipa il Corriere, e già domani potrebbe arrivare la firma di Draghi. Si va verso una ridefinizione dei negozi che assicurano il soddisfacimento di servizi essenziali, che dovrebbero essere diversi rispetto alla prima fase della pandemia di Covid, quando tutta l'Italia era in lockdown. Su questo ci sarebbe una discussione in corso, con i ministri divisi tra aperturisti e rigoristi.

L'obbligo di green pass base all'ingresso – quello ottenibile anche con un tampone negativo, rapido o molecolare – scatterà sicuramente dal primo febbraio per tutti gli uffici pubblici, banche e poste. Per quanto riguarda gli esercizi commerciali, tra le esenzioni ci saranno sicuramente supermercati e in generale negozi che vendono beni alimentari – dalle macellerie alle pescherie, passando per i frutta e verdura – ma anche farmacie e parafarmacie. Dovrebbero essere compresi nella lista delle deroghe anche i tabaccai e le edicole, mentre potrebbero restare fuori i fiorai, i negozi che vendono vestiti per i neonati e le profumerie. Così come ogni altra attività che non sarà considerata essenziale. Intanto dal 20 gennaio scatta l'obbligo di certificazione verde base per parrucchieri, barbieri e centri estetici.

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