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Governo vuole trasferire le salme delle vittime del naufragio di Cutro a Bologna, famiglie protestano

Il governo aveva deciso di trasferire le salme delle vittime del naufragio di Cutro a Bologna, per portarle al cimitero musulmano, incontrando però le proteste dei familiari, che si sono organizzati in un sit-in. Il trasferimento, a quanto si apprende, sarebbe quindi stato sospeso.
A cura di Annalisa Girardi
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Il dolore dei familiari delle vittime del naufragio alla camera ardente
Il dolore dei familiari delle vittime del naufragio alla camera ardente

Il ministero dell'Interno aveva deciso di trasferire le salme delle vittime del naufragio di Cutro a Bologna, per portarle al cimitero musulmano della città. Una decisione a cui si sono opposti i familiari, riunitisi per un sit-in di protesta davanti al Palamilone. Chiedono più tempo per avviare le pratiche in modo da riportare i loro cari nei Paesi di origine. A quanto riporta Repubblica, il ministero avrebbe bloccato il trasferimento.

"Il governo gioca con i morti", si legge su un cartello retto da una donna afghana. Viene dalla Germania, sua figlia e il genero hanno perso la vita nel naufragio. "Hanno cercato di portare via le bare senza dire niente", afferma un altro cittadino afghano, protestando contro il Viminale.

Il sit in di protesta dei familiari delle vittime del naufragio
Il sit in di protesta dei familiari delle vittime del naufragio

In realtà il Comune di Crotone aveva già disposto di alcune somme, prelevate dal Fondo migranti che poi sarebbe stato rimborsato dal ministero, per coprire i costi dei trasferimenti delle bare nei Paesi di origine. "Sono soluzioni provvisorie e non definitive. Prese per dare immediata dignità alle salme. Anche perché in Afghanistan non è semplice procedere nell'immediato al rimpatrio", ha fatto sapere da parte sua il ministero dell'Interno. "In ogni caso si procederà sulla base delle richieste di ogni nucleo familiare con la soluzione definitiva. Qualora sia richiesto il rimpatrio della salma, lo Stato italiano se ne farà carico di tutti gli oneri", hanno aggiunto fonti del Viminale.

Secondo quanto riportato da alcune agenzie di stampa, il trasferimento delle salme a Bologna sarebbe stato temporaneamente bloccato. La disponibilità ad accogliere le bare nel cimitero musulmano era stata data sia dal sindaco del capoluogo emiliano romagnolo, Matteo Lepore, che dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini. Che ieri sera, intervenendo alla trasmissione Cartabianca, su Rai Tre, aveva detto: "Arriveranno le prime sette salme dei naufraghi, le accoglieremo con il rispetto che è loro dovuto, chi fugge dalla guerra e dalla disperazione non lo fermi con i proclami, siamo vicini a quelle famiglie".

Lepore ora ha commentato: "Credo che le richieste delle famiglie siano sacrosante e legittime, è giusto che abbiano il tempo per valutare un eventuale trasferimento delle salme nel paese di origine. Mi auguro che chi sta gestendo questa cosa per il Governo agisca curando le relazioni con i familiari con la massima cura e umanità. Da parte nostra confermo la disponibilità della città di Bologna ad ospitare le salme, ma ovviamente ogni trasferimento dovrà avvenire solo con il pieno consenso delle famiglie e nel rispetto della dignità dei superstiti, di congiunti e familiari delle vittime".

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