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Giuseppe Conte ha presentato una proposta di legge per ridurre l’orario di lavoro settimanale

Meno ore di lavoro a settimana, a parità di stipendio. È sempre stata un’iniziativa su cui si è trovato d’accordo il Movimento Cinque Stelle. Ora Giuseppe Conte ha anche presentato una proposta di legge alla Camera per renderà realtà.
A cura di Annalisa Girardi
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Giuseppe Conte ha annunciato una proposta di legge per la riduzione dell'orario lavorativo settimanale, a parità di salario. "Abbiamo presentato a mia firma una proposta per la riduzione dell'orario di lavoro, e registriamo aperture anche dalla Cgil e dal Pd", ha detto il leader del Movimento Cinque Stelle. La riduzione dell'orario di lavoro (che sia la settimana di quattro giorni o diminuire le ore nella giornata) "è la nuova frontiera abbracciata già da altri Paesi, per consentire di tenere insieme qualità di lavoro e di vita", ha detto l'ex presidente del Consiglio.

A quanto si apprende da fonti del partito, il Movimento propone di avviare una misura sperimentale che, affidandosi alla contrattazione collettiva comparativamente più rappresentativa apra alla possibilità, anche nel nostro Paese, di ridurre l’orario di lavoro fino a 32 ore settimanali a parità di retribuzione.

L’obiettivo della misura sarebbe incrementare la produttività, così come migliorare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, promuovendo forme più flessibili di organizzazione del lavoro. Ma cosa cambierebbe per le aziende? Le fonti spiegano che laddove le imprese sceglieranno di concedere un’organizzazione del lavoro ad orario ridotto, si prevede di riconoscere un esonero contributivo a valere sia in caso di trasformazione di contratti in essere sia di nuove assunzioni.

Con la proposta di legge, la settimana corta (già sperimentata da alcune realtà aziendali) potrebbe diventare realtà. Il governo di Giorgia Meloni, infatti, parlando della possibilità di ridurre l'orario di lavoro, già in passato si era detto disponibile alla discussione.

Già in campagna elettorale il M5s aveva inserito nel suo programma la riduzione dell'orario lavorativo a pari stipendio. E dopo un importante studio britannico che dimostrava i benefici su imprese e lavoratori di esperimenti di questo tipo, aveva rilanciato la proposta. Ora Conte è tornato a parlarne, trovando l'asse di intesa anche con Elly Schlein.

A tutti i leader dell'opposizione Conte ha lanciato un appello, chiedendo un patto su alcune proposte, come quella del salario minimo. "Dobbiamo ridisegnare il campo del lavoro e rilancio della produttività, un patto contro le disuguaglianze", ha detto l'ex presidente del Consiglio, affermando che in Italia ci sia ancora "una struttura novecentesca" sul campo del lavoro. In questo senso, ha aggiunto: "Otto ore di lavoro risalgono ad un regio segreto del 1923".

Per quanto riguarda diritti sociali e lavoro, Conte ha sottolineato come si possa lavorare insieme alle altre opposizioni. In particolare sul salario minimo: "Già oggi registriamo dei passi avanti per quanto riguarda la condizione dei lavoratori – ha detto il leader Cinque Stelle intervenendo al congresso della Cgil a Rimini – Il riconoscimento da parte della Cgil e il Pd sulla proposta di salario minimo legale è un passaggio significativo perché ci consente di rivendicare l'importanza della contrattazione, ma anche di fissare un paletto minimo che segna quando il lavoro è nello sfruttamento e quando raggiunge la soglia di dignità".

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