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Gite scolastiche sempre più care, prezzi eccessivi per le famiglie: Avs vuole aiutare gli studenti

Le gite scolastiche sono sempre più care e molte famiglie non riescono a permettersele, con i ragazzi che rischiano di dover rinunciare ai viaggi di istruzione all’estero. La deputata Piccolotti propone di aiutare chi non riesce a coprire tutta la spesa.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Prezzi raddoppiati in pochi anni, viaggi di istruzione sempre più cari e professori poco convinti di voler accompagnare gli studenti. Le gite scolastiche stanno diventando un lusso per pochi. Dopo gli anni della pandemia di Covid, la ripresa dei viaggi ha visto un aumento impressionante dei prezzi, insieme al picco di inflazione, al caro bollette, eccetera eccetera. Tutte spese che gravano sulle spalle delle famiglie. "È vero, i costi delle gite sono molto aumentati soprattutto a causa della guerra in Ucraina – ha commentato qualche giorno fa il presidente dell'Associazione romana dei presidi, Mario Rusconi, all'Ansa – al Pio IX di Roma quattro giorni a Budapest costeranno alle famiglie 800 euro ad alunno, una cifra con la quale un tempo si andava a New York".

Le scuole già intervengono per aiutare le famiglie in difficoltà e gli alunni meno abbienti, ma non è l'unico problema a sentire Rusconi: "Le visite e le gite sono sempre più rare in quanto gli insegnanti hanno difficoltà a farsi carico praticamente per 24 ore al giorno dei ragazzi e non si vogliono assumere questa grossa responsabilità". In questo caso si tratta di un tema ricorrente – che dipende fortemente dalle classi e dai docenti – mentre la questione economica e il picco dei costi sono una novità post Covid.

"Vogliamo sapere dal ministro dell’Istruzione quali iniziative urgenti, anche di carattere normativo, intende assumere affinché venga realizzata l’istituzione di un fondo destinato ad aiutare le famiglie in difficoltà a sostenere i costi per i viaggi di istruzione e le gite scolastiche – ha detto in un intervento la deputata di alleanza Verdi e Sinistra Elisabetta Piccolotti, annunciando un'interrogazione parlamentare – i costi per i viaggi d’istruzione sono aumentati così tanto da creare una vera e propria spaccatura all’interno delle classi tra studenti che possono permettersi di partecipare e studenti che sono costretti a rinunciarvi".

"Nonostante gli sforzi degli istituti, aiutare tutti diventai impossibile senza un intervento del ministero a supporto delle famiglie che garantisca a tutte e tutti il diritto allo studio anche attraverso la partecipazione al viaggio di istruzione – si legge ancora nell'interrogazione – come riporta Fanpage addirittura un genitore su due sarebbe impossibilitato ad affrontare la spesa per il viaggio di istruzione, i cui costi sono aumentati mediamente del 20%, con la conseguenza che una tale esperienza culturale, formativa, di aggregazione e di crescita, si sta trasformando di fatto in un lusso appannaggio di poche famiglie, dal momento che per i nuclei familiari a medio e basso reddito quella per il viaggio di istruzione è diventata una spesa proibitiva".

La deputata di Verdi e Sinistra sta lavorando a una proposta di legge da presentare il prima possibile in Parlamento, mentre dal ministro dell'Istruzione sono attese risposte. Anche se ormai, per quest'anno, è praticamente impossibile che ci siano interventi tempestivi.

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