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Giorgia Meloni vuole eliminare le bocciature a scuola: proposta nel programma di Fratelli d’Italia

Nel programma di Fratelli d’Italia c’è la proposta di eliminare le bocciature a scuola. Ma la Lega dice no: “Sono profondamente contrario a una visione buonista e rassicurante che trasforma la scuola in un diplomificio”, ha replicato il sottosegretario all’Istruzione Sasso.
A cura di Annalisa Cangemi
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Se Giorgia Meloni vincesse le prossime elezioni politiche modificherebbe il sistema delle bocciature a scuola. Il programma di Fratelli d'Italia, presentato nei giorni scorsi, di cui si è discusso durante la convention "Italia, Energia da liberare", contiene una proposta che ricalca il sistema dei livelli utilizzato nel Regno Unito: secondo la leader di Fdi la svolta sarebbe introdurre un meccanismo che alla fine della scuola secondaria consenta di valutare con precisione il livello di conoscenza raggiunto da ogni studente.

"Un cambiamento rivoluzionario sarebbe il passaggio dal sistema delle bocciature a quello dei livelli: non ti boccio mai, ma – anziché certificare il falso, come oggi troppo sovente avviene – alla fine della scuola secondaria superiore certifico in modo accurato e fedele il livello di conoscenze che hai effettivamente raggiunto", si legge nel programma di Fdi, nel capitolo ‘Libertà di emergere', scritto con il contributo di Luca Ricolfi, che reca questo sottotitolo; "La scuola progressista ha ampliato le diseguaglianze e tradito l'articolo 34 della Costituzione sui ‘capaci e meritevoli'".

"Al termine dell’ultimo anno – si spiega ancora – non ti rilascio un diploma, ma una scheda che dettaglia, materia per materia, il livello che sei stato in grado di raggiungere (un approccio simile a quello degli A-levels, nel Regno Unito). E accompagno questa rivoluzione con una applicazione letterale dell’articolo 34 della Costituzione: borse di studio generose per tutti i “capaci e meritevoli”, fino ai “più alti gradi degli studi”, ossia laurea magistrale e dottorato di ricerca".

La Lega contraria all'eliminazione delle bocciature a scuola

Ma la Lega ha già detto di no. Oggi il sottosegretario all'Istruzione Sasso ha commentato così l'idea lanciata da Meloni: "Non mi schiero al fianco di chi ritiene che il futuro della scuola italiana debba passare per l'eliminazione delle bocciature e l'instaurazione di un sistema all'anglosassone, con una certificazione del livello raggiunto al termine del ciclo di studi. Il mondo dell'istruzione deve garantire a tutti pari condizioni di partenza e premiare strada facendo chi realmente merita, non appiattire le differenze e mandare avanti tutti, indipendentemente da attitudini, volontà, preparazione", scrive in un post su Facebook.

"Sono profondamente contrario a una visione buonista e rassicurante che trasforma la scuola in un diplomificio e instilla ulteriormente nei nostri studenti quella vocazione al disimpegno che, sul fronte lavorativo, è simboleggiata dallo sciagurato reddito di cittadinanza, nella versione imposta in Italia da una certa sinistra", sottolinea ancora Sasso.

"Una bocciatura non è la fine del mondo. Ripetere un anno per far completare la maturazione di uno studente, per fargli acquisire quelle competenze che, per mille motivi, non è riuscito ancora a fare sue non deve essere vissuto come una condanna", ribadisce. "Ciascuna ragazza, ciascun ragazzo è un unicum, che ha tempi e modi di apprendimento specifici. Un anno ripetuto alle scuole superiori può essere il viatico per una carriera universitaria brillante, magari conclusa in anticipo rispetto a quanto previsto dal piano di studi. Una scuola – conclude il sottosegretario – che non dice mai di no non rende un buon servizio agli studenti, al pari di un genitore che non dice mai di no al proprio figlio".

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