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Francia, banche e biocarburanti: di cosa ha parlato Giorgia Meloni alla fine del Consiglio europeo

L’incontro con il presidente francese Macron, la stabilità delle banche e il Mes, i biocarburanti e la neutralità climatica: ecco di cosa ha parlato Giorgia Meloni alla fine del Consiglio europeo.
A cura di Annalisa Girardi
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Giorgia Meloni si dice soddisfatta degli esiti del Consiglio europeo. Sia per quanto riguarda la materia economica che sul tema migranti, il vertice si sarebbe concluso in modo positivo: "Le conclusioni raggiunte dimostrano un cambio di passo che abbiamo impresso. Il fatto che oggi la gestione delle migrazioni rimanga uno degli obiettivi prioritari dell'Unione europea è importante. C'è una continuità che dimostra che quanto detto all'ultimo Consiglio non fosse solo uno spot", ha detto la presidente del Consiglio, parlando con i giornalisti. "I risultati mi sembrano oggettivamente molto buoni. Complessivamente sono soddisfatta del lavoro che abbiamo fatto".

Meloni ha anche commentato quanto detto dal presidente dell'Eurogruppo sul Mes, affermando che nell'attuale contesto in cui ci troviamo ci sono altri strumenti che potrebbero essere più efficaci, come ad esempio l'Unione bancaria. Proprio parlando di banche, e delle turbolenze delle ultime settimane, Meloni ha sottolineato. "Parliamo di un sistema i cui fondamenti sono solidi, sicuramente bisogna monitorare la situazione, però non mi pare che ci sia preoccupazioni".

La presidente del Consiglio ha anche discusso dell'incontro avuto con il presidente francese, Emamnuel Macron: "È stato un incontro molto lungo, un confronto molto ampio. C'è voglia di collaborare su materie che sono di importanza strategica da parte della Francia e dell'Italia, come la questione migratoria. Ci sono interessi che collimano, c'è stato un clima molto produttivo è favorevole e questo è utile per affrontare sfide comuni. Sono soddisfatta del bilaterale, come di altri incontri che ho avuto in queste ore. C'è un protagonismo dell'Italia di cui io vado fiera".

Alla domanda se ci sarà una missione italo-francese sulla Tunisia, Meloni ha detto: "Ci sarà, ci saranno diverse missioni su questo fronte e io ne sono contenta. Ho posto il tema della Tunisia anche in Consiglio europeo, perché non tutti sono consapevoli dei rischi che stiamo correndo. È una nazione con forti problemi finanziari e va sostenuta, altrimenti rischiamo di scatenare un'ondata migratoria senza precedenti. C'è molto impegno su questo, ne ho parlato anche con il commissario Gentiloni, che sarà lì nei prossimi giorni".

A Bruxelles la presidente del Consiglio ha raccontato anche di aver parlato con Ursula von der Leyen del Piano nazionale di ripresa e resilienza: "Sono contenti del lavoro molto serio che sta facendo l'Italia. Noi abbiamo ereditato una situazione che ci spinge a lavorare molto velocemente. Non vedo alcuni rischi da questo punto di vista".

Parlando della transizione verde, Meloni ha infine detto che tutte le tecnologie che possono aiutare a raggiungere gli obiettivi che l'Ue si è data debbano essere riconosciute: "Indipendentemente da quella che sarà la scelta italiana sul nucleare, se le altre nazioni vogliono utilizzare una tecnologia che rispetta determinati target, secondo me è giusto che lo possano fare". La presidente del Consiglio ha ribadito che bisogna trovare un compromesso tra sostenibilità ambientale e quella economica e sociale. "La partita sui biocarburanti non è affatto persa, intanto è vinta la partita sula neutralità tenoclogica che è la condizione per riconoscere anche i biocarburanti. Stiamo dimostrando come anche i biocarburanti rispettino le emissioni zero: se una tecnologia risponde a quei target, quella tecnologia deve poter essere utilizzata", ha aggiunto.

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