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Fine vita, Casellati chiede alla Consulta un rinvio del verdetto. Cappato: “Intervenga Mattarella”

In attesa del verdetto della Corte Costituzionale sul reato di aiuto al suicidio, la presidente del Senato Elisabetta Casellati si era offerta di telefonare in via informale ai giudici per chiedere un ulteriore rinvio, che desse al Parlamento il tempo per legiferare. ‘Il Manifesto’ ha confermato che quella telefonata è avvenuta. Cappato a Fanpage.it: “Spero che Mattarella chiarisca che queste pressioni sono inaccettabili in una democrazia liberale”.
A cura di Annalisa Cangemi
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La Corte Costituzionale esaminerà martedì prossimo, dopo quasi un anno, la questione di legittimità sulla punibilità dell'aiuto al suicidio, sollevata nell'ambito del processo sulla morte di Dj Fabo, nome d'arte di Fabiano Antoniani: nel processo  sospeso dal febbraio 2018 in attesa del verdetto della Corte) è imputato l'esponente radicale Marco Cappato, leader dell'Associazione Luca Coscioni. A Palazzo della Consulta si svolgerà la nuova udienza pubblica, dopo quella che, nell'ottobre 2018, si era conclusa con la decisione dei giudici costituzionali di rinviare al 24 settembre 2019 la loro decisione, per lasciare al Parlamento il tempo per colmare un vuoto normativo, e produrre una legge sul fine vita. Ma in 11 mesi nulla è stato fatto, e di quella legge non c'è nemmeno un testo base condiviso.

La Corte si esprimerà quindi sulla questione, sollevata dalla Corte d'assise di Milano, relativa all'articolo 580 del codice che punisce l'aiuto al suicidio. Poco meno di un anno fa, con una decisione senza precedenti, Palazzo della Consulta non si è limitato a un semplice monito al legislatore, ma con la sua ordinanza ha rilevato che "l'attuale assetto normativo concernente il fine vita lascia prive di adeguata tutela determinate situazioni costituzionalmente meritevoli di protezione e da bilanciare con altri beni costituzionalmente rilevanti". 

Secondo il radicale, intervistato da Fanpage.it, a questo punto occorre lasciare ai giudici la possibilità di esprimersi. Ma la Cei, tramite il suo presidente, il cardinale Gualtiero Bassetti, negli ultimi giorni è intervenuta per fare pressioni sul Parlamento, affinché si affrettasse a legiferare. E la presidente del Senato Elisabetta Casellati si era offerta di "fare una telefonata informale alla Consulta per chiedere più tempo all'Aula prima della pronuncia". Cappato ha la proposta di Casellati una grave intromissione: "Non esiste alcun modo e alcuna forma per il presidente di un'assemblea parlamentare di fare pressione sul massimo organo giurisdizionale italiano, è gravissimo perché sono due competenze diverse e la Corte Costituzionale non ha un modo pubblico per difendersi da una pressione di questo tipo. Quindi spero che sia il presidente della Repubblica a chiarire che questo tipo di pressioni in una democrazia liberale non devono essere accettate. Visto che il Parlamento è stato incapace in tutti questi anni di esprimersi, impedire adesso alla Corte Costituzionale di esprimersi sui diritti costituzionali delle persone sarebbe molto grave". Oggi dal ‘Manifesto' è arrivata la conferma ufficiale che quella telefonata, che era stata denunciata dal M5S, in effetti è avvenuta.

Anche per questo oggi si terrà una grande manifestazione a Roma, dal titolo ‘Liberi fino alla fine', in programma dalle ore 17 alle ore 23 di giovedì 19 settembre presso i giardini intitolati a Piergiorgio Welby, in piazza San Giovanni Bosco. A sei anni dal deposito della proposta di legge di iniziativa popolare ‘Eutanasia Legale' Marco Cappato e Filomena Gallo, rispettivamente tesoriere e segretario dell’Associazione Coscioni. Sul palco anche artisti come Luca Barbarossa, Roy Paci, Nina Zilli, Pau e Mac dei Negrita, il dj Claudio Coccoluto, Kento + dj Fuzzten, Andrea Delogu, Giulio Golia, Giulia Innocenzi, Selvaggia Lucarelli, Francesco Montanari, Il Muro del Canto, Stella Pende, dj Marc Robijn, Emanuele Vezzoli, Enrico Zambianchi. "La manifestazione concerto del 19 settembre, grazie al coraggio di tanti artisti e personalità, rompe un tabù: per la prima volta una piazza – la stessa piazza dove il Vaticano negò i funerali a Piergiorgio Welby – è convocata per sostenere la campagna per l'Eutanasia legale – ha detto Cappato lanciando un appello – Tutte le organizzazioni e i partiti che si dicono d'accordo sono invitati a partecipare. In ogni caso, non chiediamo, né staremo ad aspettare, che sia il Governo in quanto tale a sostenere la nostra lotta. Chiediamo solo che i Parlamentari siano lasciati liberi di decidere e finalmente il Parlamento si faccia vivo, dopo 6 anni dal deposito della nostra legge di iniziativa popolare".

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