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Elly Schlein dice che sui migranti Giorgia Meloni è tornata da Bruxelles con un pugno di mosche

Incontrando i gruppi parlamentari del Pd, la segretaria Elly Schlein ha attaccato il governo Meloni per i suoi risultati deludenti in Europa. E non solo: dal salario minimo ai diritti dei bambini, la leader dem ha rivendicato che il governo pianta “bandierine ideologiche” per non parlare dei veri problemi.
A cura di Luca Pons
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Secondo Elly Schlein, segretaria del Partito democratico, sul tema dei migranti Giorgia Meloni "è tornata da Bruxelles con un pugno di mosche". Il riferimento è alla riunione del Consiglio europeo del 23 e 24 marzo, dove, nonostante gli annunci del governo italiano, la questione dell'immigrazione è stata affrontata per circa mezz'ora.

Le critiche alla presidente del Consiglio sono arrivate nel corso dell'incontro con i gruppi parlamentari del Pd. Il problema, per la segretaria dem, è che "sul tema migrazioni Giorgia Meloni doveva chiedere una Mare nostrum europea anziché dichiarare guerra alle Ong". Una proposta, quella di una missione di salvataggio europea, su cui finora la stessa Ue è stata piuttosto fredda.

Il governo Meloni "pianta una bandierina ideologica al giorno"

Schlein ha ringraziato l'ex segretario Enrico Letta e le attuali capogruppo a Camera e Senato, Debora Serracchiani e Simona Malpezzi, che presto saranno sostituite: "Hanno retto in una fase di transizione lunga e complessa. Hanno fatto un lavoro encomiabile in condizioni difficilissime". Poi ha discusso con i suoi parlamentari anche gli altri temi più caldi nell'agenda politica.

Ad esempio, la questione della Rai. Dopo le polemiche della maggioranza su Lucia Annunziata e le parole rivolte alla ministra Roccella, Schlein ha detto: "Sulla questione degli assetti dell'informazione nel servizio pubblico dobbiamo seguirla con particolare attenzione. Mi pare che il governo stia cercando di metterci un po' troppo le mani. Vigileremo". Solo ieri, a Che tempo che fa, il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha detto: "Qualche piccolo Stalin ancora circola nei corridoi di viale Mazzini (sede della Rai, ndr), c'è ancora qualcuno che gira con il colbacco in testa…".

"Il governo pianta una bandierina ideologica al giorno", ha continuato Schlein, "per tentare di nascondere la contingenza economica estremamente grave". Sul Pnrr "il governo è indietro e l’Italia non può permettersi di fallire", perciò "il Pd presidierà con grande attenzione".

Sul piano del lavoro, "abbiamo interrogato Meloni sul lavoro povero e precario, registrando la sua contrarietà al salario minimo", ha ricordato Schlein. Nonostante questo, "insisteremo, coinvolgendo le altre opposizioni che dal palco della Cgil abbiamo invitato a collaborare concretamente sui temi trovando battaglie comuni da fare nel Parlamento e nel paese. Come il salario minimo, la sicurezza sul lavoro, la sanità pubblica e universalistica".

"Cinismo terrificante" del governo sui diritti dei bambini

Ma le "bandierine ideologiche" del governo si sono viste anche nel campo dei diritti, ha affermato la segretaria. L'esecutivo "sferza un attacco senza precedenti ai diritti dei bambini e delle bambine. Le pressioni per interrompere le trascrizioni, ad esempio. Siamo stati nelle piazze di questi giorni con i nostri sindaci e lavoreremo anche qui in Parlamento".

La destra "ha continuato l’attacco facendo saltare la legge cui stavamo lavorando sulle detenute madri e i loro figli. Con un cinismo terrificante", ha affermato Schlein. Il Pd pochi giorni fa ha ritirato una sua proposta di legge per tutelare le madri detenute in carcere, dopo che gli emendamenti del centrodestra ne avevano stravolto il senso.

Tornando sul tema delle migrazioni, la segretaria ha ricordato che il suo mandato è iniziato "nei giorni della tragedia di Cutro". In quel periodo il Partito democratico ha "chiamato il governo a rispondere e chiarire la dinamica della strage di Crotone, in Commissione io stessa e poi di nuovo in Aula", mentre la presidente del Consiglio non ha incontrato le famiglie delle vittime a Cutro: "Siamo stati li coi nostri corpi senza parole a portare omaggio alle vittime e ai loro familiari. Dopo il presidente Mattarella, e in assenza del governo", ha concluso Schlein.

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