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Elezioni Regionali, Conte: “Salvini voleva sfrattare governo? Oggi i citofonari rimangono a casa”

“Salvini è molto bravo da un punto di vista comunicativo: sa quando si giocava a pallone da ragazzi? C’era sempre qualcuno di un po’ scorretto che commetteva il fallo e si buttava per terra per confondere l’arbitro. Lui fa un po’ così: insulta e poi si butta per terra dicendo di essere stato insultato. Io invece non insulto, ma faccio ragionamenti politici”: così Giuseppe Conte commenta i botta e risposta tra lui e il leader leghista all’indomani del voto regionale.
A cura di Annalisa Girardi
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Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ospite alla trasmissione Otto e Mezzo condotta da Lili Gruber su La7, torna a commentare il risultato delle elezioni regionali in Emilia Romagna e Calabria, dopo settimane di accesa campagna elettorale in cui il voto, specialmente per quanto riguarda la Regione di Stefano Bonaccini, era stato descritto dalle opposizioni come un test sul governo. Il leader della Lega Matteo Salvini, infatti aveva detto che oggi si sarebbe presentato a palazzo Chigi per sfrattare il governo, sicuro della vittoria del centrodestra nella Regione Rossa: "Oggi Salvini non si è visto, i citofonari sono rimasti a casa", ha detto Conte.

"Sono rimasti a casa perché hanno vissuto il risultato come una sconfitta. Lo avevo preannunciato e non ho cambiato idea. Avevo detto che per me questo fosse un appuntamento elettorale importante, significativo, ma territoriale. Salvini invece ha impostato in modo del tutto improprio questa campagna come un referendum pro o contro il governo: lo ha personalizzato e quindi ne ha derivato una sconfitta personale, perché nella sostanza ha rivendicato più poteri per venire a palazzo Chigi", prosegue Conte.

Sugli attacchi di Salvini a lui rivolti, il presidente del Consiglio replica: "L'odio così come gli insulti sono qualcosa che non mi appartengono. Lui è molto bravo da un punto di vista comunicativo: sa quando si giocava a pallone da ragazzi? C'era sempre qualcuno di un po' scorretto che commetteva il fallo e si buttava per terra per confondere l'arbitro. Lui fa un po' così: insulta e poi si butta per terra dicendo di essere stato insultato. Io invece non insulto, ma faccio ragionamenti politici".

Sul Movimento Cinque Stelle, e sulla continua emorragia di voti di quello che alle ultime elezioni politiche era il primo partito in Italia mentre ora in Emilia Romagna ha ottenuto solo il 4,7%, Conte afferma di non essere preoccupato dalla "parabola pentastellata". Il presidente del Consiglio sottolinea che "comunque i Cinque Stelle non abbiano mai brillato a livello territoriale", in quanto sarebbero privi di una "solida base organizzativa sui territori". Conte suggerisce quindi di aspettare per dare valutazioni sul Movimento, in quanto questo sarebbe in piena fase evolutiva: "Agli Stati Generali di marzo avremo un M5s rigenerato con nuova linfa politica", prosegue Conte.

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