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Elezioni Comunali 2022

Elezioni Palermo 2022: data, candidati sindaco e sondaggi

Domenica 12 giugno si vota per le amministrative a Palermo, per scegliere il successore di Leoluca Orlando: sei candidati si contendono la poltrona di sindaco. I seggi saranno aperti dalle 7 alle 23.
A cura di Annalisa Cangemi
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Domenica 12 giugno si vota a Palermo, e in altri 1000 comuni italiani, per le elezioni amministrative. Oltre alle elezioni comunali in contemporanea si vota anche per i 5 referendum sulla Giustizia, promossi da Lega e Radicali, per i quali è necessario il raggiungimento del quorum del 50%+1 degli aventi diritto. Il responso delle votazioni porterà non solo al rinnovo del Consiglio Comunale ma anche all'elezione dei presidenti delle otto circoscrizioni.

I cittadini palermitani sono chiamati a scegliere il successore di Leoluca Orlando a Palazzo delle Aquile e a rinnovare il consiglio comunale. Si vota in un'unica giornata, come spiegato anche sul portale del Comune di Palermo, domenica 12 giugno, dalle ore 7 alle 23. L'eventuale ballottaggio per il primo cittadino, nel caso in cui nessuno dei candidati superi il 40%, si terrà il 26 giugno.

Sono sei in tutto i candidati in corsa per la poltrona di sindaco. Il centrodestra si presenta unito a sostegno dello stesso candidato, l'ex rettore Roberto Lagalla. Anche Partito Democratico e Movimento 5 Stelle si presentano uniti con un unico candidato, l'architetto Franco Miceli. Oltre ai due candidati, che sembrano per il momento avanti nei sondaggi, c'è anche Fabrizio Ferrandelli appoggiato da Più Europa e Azione, e ancora Rita Barbera, Francesca Donato e Ciro Lomonte.

Elezioni comunali a Palermo 2022, i candidati sindaco e le liste

Il candidato del centrodestra è Roberto Lagalla, 67 anni, sostenuto da 9 liste di centrodestra: Prima l'Italia, Dc Nuova, Forza Italia, Fratelli d'Italia, Alleanza per Palermo, Noi con l'Italia, Udc e le due civiche Moderati per Lagalla sindaco e Lavoriamo per Palermo. Laureato in Medicina, è stato prima rettore all’Università degli Studi di Palermo, poi da assessore all'Istruzione della giunta Musumeci, fino al 31 marzo 2022, quando si è dimesso per correre per la carica di primo cittadino.

Il candidato del centrosinistra, Franco Miceli, attuale presidente del Consiglio nazionale degli architetti, è sostenuto da 4 liste: Partito democratico, Movimento Cinque Stelle, Sinistra civica ecologista e la lista civica Progetto Palermo. Nel 1990 è stato eletto, a 37 anni, alla guida del Pci palermitano. Miceli da 2001 è uscito dalla scena politica, per poi tornare più di 20 anni dopo come candidato sindaco.

Fabrizio Ferrandelli, 41 anni, si definisce "la terza via". È sostenuto da tre liste: Più Europa e Azione con Calenda, E tu splendi Palermo e Rompi il sistema. Laureato in Lettere Moderne, per la terza volta si candida a guidare Palazzo delle Aquile.

Rita Barbera, ex direttrice delle carceri Ucciardone e Pagliarelli è sostenuta da due liste: Rita Barbera sindaca e Potere al Popolo. L'europarlamentare Francesca Donato, ex leghista e conosciuta per le sue posizioni No Vax, è sostenuta dalla lista Rinascita Palermo. Infine il segretario di Siciliani Liberi Ciro Lomonte, 62 anni, è sostenuto dalla lista Ciro Lomonte sindaco.

Non solo il rinnovo del Consiglio Comunale, 12 giugno 2022 si voterà anche per eleggere i presidenti delle otto circoscrizioni di Palermo.

Fac simile della scheda elettorale
Fac simile della scheda elettorale

Elezioni amministrative a Palermo 2022, i sondaggi

I favoriti secondo i sondaggi sarebbero il candidato del centrodestra Roberto Lagalla e il candidato del centrosinistra Franco Miceli. Secondo un sondaggio realizzato da Pagnoncelli per il Corriere della Sera lo scorso 24 maggio, alla domanda ‘Per chi voterebbe oggi', il 37,4% dei palermitani ha fatto il nome dell'architetto, mentre il il 39,9 ha indicato l'ex rettore e assessore regionale. Al terzo posto si piazza Ferrandelli, candidato di Azione e Più Europa, con il 10,1%. In fondo alla classifica Barbera (5,6%) Donato (4,8%) e Lomonte (2,2%). Secondo quest'indagine quindi la tornata elettorale non si chiuderebbe con il primo turno, ma si andrebbe al ballottaggio tra Lagalla e Miceli.

In caso di ballottaggio invece tra Lagalla e Micelli vincerebbe l'ex rettore con il 53,2%. Lagalla ha la meglio su Miceli anche secondo la previsione degli elettori (32% a 16%). Fortissimo l'astensionismo: secondo la rilevazione un palermitano su due non andrà a votare.

Per quanto riguarda invece le liste, il primo posto con il 17,1% se lo aggiudicherebbe il M5s, seguito dal Pd (16,1%), FdI (10,9%), FI (9,9%) e Prima l’Italia ovvero la Lega (6%). Le liste che sostengono Lagalla sono date al 41,8%, quelle a sostegno di Miceli al 39,9%.

Nessun testa a testa tra Lagalla e Miceli invece secondo l'indagine condotta da BiDiMedia tra il 24 e il 26 maggio scorsi, su un campione di 780 elettori maggiorenni residenti a Palermo. Secondo queste stime il 48% degli elettori voterebbe per Lagalla. Franco Miceli, secondo per distacco, dato al 32,8%. Al terzo posto ancora Fabrizio Ferrandelli, con l'11,2%.

Se si andasse al ballottaggio il prossimo 26 giugno invece, sempre secondo BiDiMedia, Lagalla otterrebbe il 56% delle preferenze contro il 44% di Miceli. Bassissima anche in questo caso l'affluenza, calcolata al primo turno tra il 49 e il 51%, tra il 44 e il 46% al secondo turno. Il 58,8% dei palermitani poi è convinto che il prossimo sindaco sarà Lagalla.

Per quanto riguarda i partiti, sempre, secondo BiDiMedia, al primo posto si piazzerebbe Fratelli d'Italia con il 14,5%, a seguire il Partito Democratico con il 13,9%, il M5S con l'11%, Forza Italia al 10,5%. Dunque la coalizione di Lagalla otterrebbe il 51%, mentre quella di Miceli il 32%.

Come si vota alle comunali a Palermo il 12 giugno

Si vota in un'unica data, domenica 12 giugno. La scheda elettorale è divisa in colonne che riportano i nomi dei candidati sindaco. In ciascuna colonna ci sono i simboli delle liste collegate al candidato. Accanto al simbolo di ogni lista c'è uno spazio bianco, in cui si possono indicare le proprie preferenze per i candidati al consiglio comunale. È contemplato il voto disgiunto.

Per votare ci sono diverse modalità:

  •  si può fare una croce sul nome del candidato sindaco per votare soltanto il candidato e non una delle liste o dei partiti a lui collegati;
  • si può votare tracciando una croce sul simbolo della lista, e in questo caso il voto viene attribuito sia alla lista che al candidato sindaco;
  • si può fare la ‘X' sia sul simbolo della lista che sostiene un candidato sindaco, sia sul nome del candidato, dando il voto a entrambi;
  • è possibile anche il voto disgiunto: si può fare una croce sul nome di un candidato sindaco e una sul simbolo di una lista che appoggia un candidato diverso.

Per questa tornata elettorale è possibile indicare fino a un massimo di due preferenze, all’interno della stessa lista o partito: si esprimono scrivendo il cognome dei candidati (o il nome e cognome in caso di omonimia) e, nel caso di due preferenze, bisogna indicare un uomo e una donna. Se si scelgono due candidati dello stesse genere (due uomini o due donne) la seconda preferenza viene annullata, per via delle regole sulle quote rosa e sulla parità di genere.

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