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Elezioni politiche 2022

Elezioni, Forza Italia chiede di votare in due giorni, 25 e 26 settembre

Per l’appuntamento elettorale del 25 settembre Forza Italia propone di tenere i seggi aperti anche il lunedì 26. Anche il leader di Italia viva Matteo Renzi sarebbe favorevole.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il partito di Silvio Berlusconi continua a chiedere che si voti in due giorni, alla luce cella campagna elettorale estiva. Le elezioni politiche si svolgeranno per la prima volta in estate, e secondo il ragionamento degli azzurri ci saranno famiglie in vacanza a settembre o appena tornate dalle ferie. Tenere i seggi aperti un giorno in più potrebbe essere anche un modo per combattere l'astensionismo.

La richiesta è stata ribadita oggi anche Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia: "Non sfugge a nessuno la singolarità e la peculiarità di un voto a fine settembre e di una campagna elettorale in piena estate. Ma la nostra vera preoccupazione è tutelare il diritto democratico dei cittadini allargando il margine di voto da un giorno a due. Oltre alla domenica 25 settembre si voti anche il lunedì 26, consentendo a tutti gli italiani di esercitare nel modo più ampio possibile il proprio diritto di scegliere il governo del Paese. Dobbiamo agevolare la partecipazione democratica, combattere l'astensionismo, vero nemico della buona politica. Dobbiamo ridare piena e ampia parola agli italiani, che meritano di essere finalmente ascoltati".

Secondo il vice presidente dei deputati di Forza Italia, Simone Baldelli si tratta di una proposta "che ha il nobile obiettivo di consentire al maggior numero di cittadini di poter esercitare il loro diritto di voto. Su questo non vi è alcuna controindicazione, quindi auspico che su questo non ci si divida. È una proposta di grande buon senso, che voglio lasciare ufficialmente agli atti di questa seduta e per la quale servirebbe un intervento normativo da parte del governo. Ricordo che la votazione in due giorni è stata disposta anche alle elezioni amministrative dello scorso anno".

Si unisce al coro anche la parlamentare Alessandra Gallone, vicepresidente del gruppo FI al Senato: "Non è solo una questione di utilità. È buonsenso. Votare sia la domenica che il lunedì vuol dire dare un margine maggiore ai cittadini per recarsi alle urne. Significa facilitare l'esercizio di un diritto, ancor più necessario in tempi in cui l'astensionismo è dilagante".

E aggiunge: "Se vogliamo veramente dare la parola agli italiani, allora si deve votare anche lunedì 26 settembre. Il nostro obiettivo è fornire tutti gli strumenti perché i cittadini siano incentivati ad esprimersi. Ostinarsi con soluzioni diverse vuol dire, di fatto, mettere dei paletti a un diritto e a una libertà. Auspichiamo che il governo prenda quanto prima una decisione in tal senso, per il bene veramente di tutti".

La questione era stata sollevata per la prima volta domenica scorsa dal numero due degli azzurri, Antonio Tajani. E alla proposta aveva subito replicato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, lasciando intendere che i margini per allungare il tempo del voto non ci sarebbero: "Ci poteva pensare prima di fare cadere il governo. Forse serviva qualche mese in più al governo per risolvere qualche problema".

Favorevole invece Matteo Renzi, che condivide la richiesta del partito di Berlusconi: "Sarebbe meglio votare in due giorni e far votare gli studenti fuori sede", ha detto il leader di Italia Viva. 

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