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Decreto sicurezza

Dl sicurezza, Meloni contro il governo: “Furore ideologico che rischia di devastare l’Italia”

La leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, attacca il governo dopo la modifica dei decreti sicurezza, parlando di un “furore ideologico che rischia di devastare l’Italia: è l’ennesima dimostrazione di una politica che vuole trasformare l’Italia in un campo profughi d’Europa, uno smantellamento di ogni possibilità da parte dello Stato italiano di difendere i propri confini”.
A cura di Stefano Rizzuti
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La leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, si scaglia contro il governo per la modifica dei decreti sicurezza, una decisione definita come “l’ennesima dimostrazione di una politica che vuole trasformare l’Italia in un campo profughi d’Europa, uno smantellamento di ogni possibilità da parte dello Stato italiano di difendere i propri confini e di fare politiche serie in materia di immigrazione irregolare”. Meloni parla dei decreti sicurezza a Cremona, all’assemblea degli industriali. Soffermandosi sul tema coi giornalisti spiega: “Considero anche un paradosso che nel momento in cui si prendono in considerazione misure restrittive per gli italiani, queste misure restrittive non si applichino alle organizzazioni non governative. Un furore ideologico che rischia di devastare l'Italia e la dice lunga sulle priorità di questa maggioranza”.

Meloni parla anche dell’emergenza Covid e della sua gestione da parte del governo, anche in riferimento all’annuncio di provvedimenti più restrittivi in arrivo: “Continuo a chiedere che ci sia chiarezza. Non abbiamo mai messo in discussione le misure che il governo, potendo contare su esperti, decideva di mettere in campo. Chiediamo chiarezza sulle notizie in maniera di diffusione del Covid-19”.

Per esempio, la leader di Fratelli d’Italia fa una richiesta specifica: “Vogliamo i dati dei contagiati in rapporto ai tamponi, degli ospedalizzati in rapporto ai contagiati, dei decessi in rapporto agli ospedalizzati. Prorogare lo stato d'emergenza è una misura molto impattante, rischia di creare danni”. Infine, Meloni chiede un chiarimento anche sui verbali del Comitato tecnico scientifico: “Non capisco perché gli atti del Cts non possono essere pubblici e pubblicati. Abbiamo una difficoltà oggettiva a valutare serenamente senza avere queste certezze”.

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