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Decreto Genova, ok della Camera nella notte dopo una lunga maratona

Dopo un durissimo scontro in aula durante la lunga discussione che ha visto una pesate ostruzione da parte delle opposizioni, in nottata è arrivato lʼok al decreto legge per Genova e le misure dopo il crollo del Ponte Morandi. Il testo del provvedimento ora passa al Senato per essere approvato definitivamente.
A cura di Antonio Palma
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Dopo un lungo scontro in aula  tra polemiche e accuse reciproche tra maggioranza e opposizione, nella notte da Montecitorio è arrivato il primo via libera al cosiddetto decreto Genova. La camere dei deputati infatti dopo un lungo lavoro rallentato dall'ostruzionismo delle opposizioni, ha dato l'ok al provvedimento  d'urgenza con 284 voti favorevoli, 67 contrari e 41 astenuti. A votare a favore  sono stati ovviamente i deputati di Lega e M5s affiancati da quelli di Fdi mentre contro si sono schierati Pd e Leu. Ad astenersi i rappresentanti di Forza Italia. Un risultato quasi scontato che però ha richiesto molto più tempo del dovuto con decine di emendamenti e le dichiarazione di voto per un minuto tutti i deputati del Pd che hanno fortemente contestato il provvedimento.

Al centro delle polemiche sopratutto il condono edilizio per i comuni di Ischia colpiti dal sisma del 21 agosto 2017 e l’articolo che autorizza lo sversamento di fanghi con idrocarburi nei campi. Mentre i punti riguardanti specificamente la città di Genova e le misure dopo il crollo del Ponte Morandi sono stati approvati celermente, infatti, nel corso della seduta la Camera ha dovuto discutere a lungo tutti gli emendamenti all'articolo 25 del decreto Genova e quelli soppressivi che limitavano l'effetto della sanatoria prima di bocciarli.

Nel pomeriggio il ministro Toninelli aveva commentato: “Con un ostruzionismo ipocrita Pd e Fi stanno bloccando fondi per Genova, risorse in più che il decreto stanzia in favore di sfollati, imprese, lavoratori, logistica. Lottiamo contro chi non vuole il bene della città. Ecco in tabella i frutti del nostro sforzo”. "Il decreto si può approvare in pochi minuti e noi siamo disponibili a farlo, abbiamo chiesto una sola cosa: di levare dal decreto il condono edilizio per Ischia. Perché lo schiaffo ai genovesi è questo: usare una tragedia come quella di Genova per far passare una norma vergognosa che serve a premiare chi ha violato la legge" aveva ribattuto il presidente pd, Matteo Orfini. Una discussione che ha accesso gli animi e che in serata si è trasformata quasi in rissa tra alcuni deputati di Fdi e altri del Pd che si stravano affrontando dagli scranni della Camera. Una discussione che probabilmente proseguirà anche al Senato dove ora il testo del decreto Genova sarà vagliato per essere approvato definitivamente

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