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Decreto flussi, al via il click day ma è già overbooking: domande lavoratori superano disponibilità

Click day in overbooking con le domande di ingresso per lavoratori extracomunitari che hanno di gran lunga superato le disponibilità: la denuncia della Coldiretti, secondo cui serve un nuovo decreto flussi.
A cura di Annalisa Cangemi
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Alle 9 di questa mattina si è aperto il click day per la presentazione in via esclusivamente telematica delle domande per gli 82.705 lavoratori extracomunitari (in aumento rispetto ai 69.700 dell'anno precedente) previsti dal cosiddetto ‘decreto flussi', pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 26 gennaio scorso. Ma dopo appena due ore è già overbooking: le domande di ingresso per lavoratori extracomunitari superano la disponibilità di posti.

La denuncia arriva dalla Coldiretti, secondo cui il sovrannumero è la conferma della mancanza di manodopera che interessa diversi settori dell'economia. Anche se non esiste una suddivisione a livello territoriale, le regioni dove si concentrano le richieste di ingresso, secondo la Coldiretti, sono quelle che richiedono un grande impegno di manodopera come il Trentino soprattutto per la raccolta delle mele o il Veneto per la raccolta degli ortaggi e delle fragole che è ormai alle porte anche per effetto del caldo inverno ma anche il Friuli-Venezia Giulia per la preparazione delle piantine di vite per i nuovi impianti, le cosiddette barbatelle, il Lazio per gli ortaggi e la Campania per la coltivazione del tabacco ed il settore del pomodoro destinato alla trasformazione industriale.

Nell'ambito della quota massima indicata all'articolo 1, sono ammessi in Italia, per motivi di lavoro non stagionale e di lavoro autonomo, i cittadini non comunitari entro una quota di 38.705 unità, comprese le quote da riservare alla conversione in permessi di soggiorno per lavoro subordinato e per lavoro autonomo di permessi di soggiorno rilasciati ad altro titolo, di cui una quota di 30.105 ingressi per lavoro subordinato non stagionale nei settori dell'autotrasporto, dell'edilizia, turistico-alberghiero, della meccanica, delle telecomunicazioni, dell'alimentare e della cantieristica navale per cittadini dei Paesi che hanno sottoscritto o stanno per sottoscrivere accordi di cooperazione in materia migratoria.
Sono inoltre ammessi in Italia, per motivi di lavoro subordinato stagionale, nei settori agricolo e turistico-alberghiero, i cittadini non comunitari residenti all'estero entro una quota di 44mila unità (l'anno scorso erano 42mila) da ripartire tra le regioni e le province autonome a cura del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

"Nelle campagne con l'arrivo della primavera c'è bisogno di almeno centomila per colmare la mancanza di manodopera che ha duramente colpito le campagne lo scorso anno con la perdita rilevante dei raccolti agricoli nazionali – afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini, il quale sottolinea che si tratta "di una necessità da affrontare con un decreto flussi aggiuntivo, previsto peraltro dalla legge, ma è importante anche il nuovo sistema di prestazioni occasionali introdotto nella Manovra dal Governo e sostenuto da Coldiretti che porta una rilevante semplificazione burocratica per facilitare l'avvicinamento dei cittadini italiani al settore agricolo".

Potranno accedervi pensionati, studenti, disoccupati, percettori di Naspi, reddito di cittadinanza, ammortizzatori sociali e detenuti ammessi al lavoro all'esterno. Al lavoratore saranno inoltre garantite le stesse tutele (contrattuali, previdenziali, assistenziali, ecc.) previste per gli occupati a tempo determinato.

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