431 CONDIVISIONI
Crisi di Governo 2022

Cosa sta succedendo nel Movimento 5 Stelle e perché si parla di una nuova scissione

Il capogruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera, Davide Crippa, sarebbe pronto a guidare una nuova scissione se Conte dovesse affondare la mano e decidere di abbandonare il governo. Sono una trentina i deputati disposti a seguirlo e a votare la fiducia a Draghi.
A cura di Tommaso Coluzzi
431 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

I parlamentari del Movimento 5 Stelle non sono d'accordo, di nuovo. Se l'assemblea fiume del partito grillino va avanti da sabato sera c'è un motivo fondamentale: si respira sempre più insistentemente l'aria di una nuova scissione. La linea decisa da Giuseppe Conte e Consiglio nazionale – e illustrata ai gruppi nel discorso di sabato sera – è stata chiara: o Draghi dimostra di aver aperto alle richieste del Movimento o si va verso un appoggio esterno. Anche se cosa debba fare praticamente il presidente del Consiglio – in verità – non è poi così chiaro. Ma se da sabato l'assemblea congiunta dei gruppi parlamentari va avanti ininterrottamente con qualche pausa per mangiare e dormire, il problema evidentemente c'è.

Ieri sono circolate le parole del capogruppo alla Camera, Davide Crippa, che ha tenuto un lungo e appassionato intervento davanti ai suoi colleghi: "Io non ci sto – è il senso delle sue parole – Non si capisce perché non dovremmo votare la fiducia". Per il presidente dei deputati grillini è completamente sbagliata la scelta di uscire dal governo. Usa anche frasi forti, come quando dice che stare all'opposizione serve "solo a fare propaganda" e invece è il momento di aiutare il Paese colpito da inflazione, crisi energetica ed economica. Insomma, lasciare l'esecutivo ora non è la scelta giusta per Crippa e non solo per lui.

Si continua a parlare di una pattuglia di deputati pronta a sganciarsi dal Movimento 5 Stelle nel caso in cui Conte decida per la linea dura – com'è probabile e come credono anche altri al di fuori del partito – a prescindere da ciò che dirà Draghi domani. C'è anche da capire come potrebbero reagire eventualmente i partiti di centrodestra, che hanno sostanzialmente messo il veto sul Movimento per il proseguo dell'attività di governo. In ogni caso Crippa sembra pronto a guidare una nuova scissione. Sarebbero una trentina i deputati che lo seguirebbero nel Gruppo Misto – e non nel neonato Insieme per il futuro di Luigi Di Maio, il che la dice lunga sulle fratture interne al Movimento – mentre al Senato Conte può contare sui suoi fedelissimi e sull'ala più radicale. Perciò il tentativo di cominciare dalla Camera domani, fallito. Draghi andrà prima al Senato. Cosa voterà il Movimento 5 Stelle è ancora un mistero, ma una nuova ennesima scissione è sempre più probabile.

431 CONDIVISIONI
342 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views