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Cosa farà il governo Draghi per abbassare le bollette (mentre l’Ue continua a discutere)

La Commissione Ue proporrà ai Paesi membri un taglio importante ai consumi dell’elettricità per risparmiare gas, ma non si parla più di tetto al prezzo. Il governo Draghi pensa a un intervento immediato per abbassare le bollette.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Il tempo passa, la crisi energetica si fa sempre più pesante da sostenere e l'autunno – che tutti i principali osservatori annunciano da mesi come "caldissimo", non solo per via delle temperature – è praticamente arrivato. Il costo delle bollette resta elevatissimo, così come il prezzo del gas. Il famoso price cap, il tetto massimo, sembra essere sparito dalla proposta che la Commissione europea presenterà, probabilmente, domani durante il discorso di Von der Leyen al Parlamento Ue. Nella proposta dell'esecutivo comunitario c'è, invece, un taglio netto ai consumi dell'elettricità nelle tre-quattro ore di punta. È l'unico modo per far fronte alla carenza di gas in inverno, anche considerando che i rubinetti di Mosca potrebbero restare chiusi.

Ovviamente, come sempre, per approvare questo pacchetto ideato dalla Commissione Ue servirà il via libera degli Stati membri, che anche stavolta non appare così scontato. Starà ai singoli Paesi, poi, decidere come motivare i propri cittadini. Anche perché il piano Cingolani, che già è stato diffuso nei giorni scorsi, già prevede dei comportamenti da seguire per risparmiare energia sempre su indicazione di Bruxelles. Si tratterebbe, però, di un taglio più strutturale. Il dubbio del governo riguarda ancora una volta i controlli, praticamente impossibili da eseguire.

Nel frattempo, però, a Palazzo Chigi e soprattutto al ministero della Transizione ecologica si riflette sulle misure da mettere in campo per evitare di affondare nell'attesa che l'Ue decida cosa fare. Anche perché di tetto al prezzo del gas – su cui tanto Draghi si è speso nel corso dei mesi – non si sta parlando più.

Perciò, nei prossimi giorni, il governo potrebbe decidere di partire dal disaccoppiamento dell'energia elettrica prodotta da rinnovabili e carbone da quella prodotta con il gas. Questo permetterebbe di separare i prezzi e abbassare immediatamente le bollette. La misura potrebbe rientrare nel decreto Aiuti ter che è in arrivo in Consiglio dei ministri verso la fine della settimana – tra giovedì e venerdì – e incontra il favore di praticamente tutto l'arco parlamentare, compresa l'opposizione di Meloni. Insomma, la sensazione è che l'Ue rischi di perdere altro tempo dopo un'estate di attesa in cui era già più che noto che la tempesta perfetta sarebbe arrivata. Perciò tocca al governo Draghi mettere un ultimo tassello prima del voto, per provare a frenare la crisi.

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