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Conte: “I cittadini ci chiedono di uscire dal governo Draghi, parte la fase 2 del M5S”

Il leader grillino spiega che molti cittadini gli hanno chiesto di staccare la spina al governo, poi commenta le elezioni comunali e parla di un necessario nuovo slancio per il Movimento 5 Stelle.
A cura di Giacomo Andreoli
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"Molti cittadini mi hanno chiesto di far uscire il Movimento 5 Stelle dal governo Draghi: il nostro elettorato sta soffrendo e non possiamo voltargli le spalle, nessuno ci dica di star zitti". È un Giuseppe Conte quasi sul piede di guerra quello che parla in conferenza stampa dopo le elezioni comunali di domenica. Il leader M5s, commentando il brutto risultato elettorale (che ha visto i grillini quasi sparire in alcune città), parla ora di un necessario nuovo slancio e annuncia una "fase 2" per il Movimento, mettendo in guardia contemporaneamente la maggioranza e gli alleati del Partito democratico.

Conte, comunque, ripete che la sua formazione politica è "responsabile". Tradotto: continuerà a sostenere Draghi, ma sicuramente alzerà ancora la voce. La seconda fase del Movimento partirà dai territori, con l'organizzazione di una serie di gruppi per rafforzare la presenza nelle città, dove manca feeling con gli elettori. In questa ristrutturazione, secondo Conte, "i cittadini torneranno protagonisti" con l'obiettivo di battere l'astensionismo. Ci saranno quindi dei referenti individuati come coordinatori regionali e dalla prossima settimana anche dei coordinatori provinciali.

Entro la fine di giungo, poi, il M5s indirà la consultazione in rete sul doppio mandato per le elezioni politiche, con Conte che non si schiera per sostenere una posizione o un'altra "Potremmo farlo saltare del tutto– dice in generale- ma non credo sia nello spirito della nostra comunità. La politica non può diventare un mestiere". Quindi no all'apertura a un numero indefinito di mandati da parlamentare o ministro.

Quindi, questione campo largo con il PD, si mantiene ancora molto freddo su un'eventuale allargamento dell'alleanza a Italia Viva e Azione di Calenda. "Sono in linea – spiega Conte- con quello che dice il sindaco di Napoli Manfredi: se parliamo di apertura al civismo attivo noi siamo aperti. Se invece dobbiamo costruire le future sorti del fronte progressista con Italia Viva che non ho mai incontrato nei territori e non ho incontrato il suo simbolo o con Calenda che ha fatto operazioni mirate e molto astute, allora si fanno operazioni diverse. Ma ai cittadini non bisogna dire fesserie".

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