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Conte è pronto per diventare capo politico del Movimento 5 Stelle, Casaleggio: “Violate le regole”

Dopo l’addio tra il Movimento 5 Stelle e l’Associazione Rousseau, Giuseppe Conte torna a parlare del suo neomovimento: “Alcune decisioni di Draghi hanno provocato disorientamento e perplessità”, ma “lo sosterremo”. Parlando di sé spiega che sarà “eletto democraticamente” e che non sarà “un uomo solo al comando”. Nel frattempo Casaleggio racconta tutta l’amarezza per la fine del rapporto: “Sono sollevato, il Movimento ha deciso di violare così tante regole e principi di democrazia interna da rendere impossibile continuare un percorso condiviso”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Il futuro del Movimento 5 Stelle è ancora tutto da scrivere, ma ormai è chiaro chi sarà la guida del partito grillino: Giuseppe Conte. L'ex avvocato del popolo ormai è un vero e proprio leader, che oggi esce dall'ombra e concede una lunga intervista al Corriere, in cui ripercorre tutte le tappe delle ultime settimane e rilancia (ancora una volta) il suo neomovimento. Che Conte sia il nuovo capo politico designato dei pentastellati è noto da mesi, ma l'ufficialità dovrà essere certificata da un voto degli iscritti ora che, dopo settimane di botta e risposta e minacce, la piattaforma Rousseau ha consegnato i dati al Movimento. Se da un lato c'è un Conte che esulta, dall'altro Davide Casaleggio, intervistato da La Stampa, si toglie qualche sassolino dalle scarpe. Non un gran divorzio, insomma.

Giuseppe Conte promette che, da parte del Movimento 5 Stelle, non mancherà il sostegno al governo Draghi, anche se "alcune decisioni hanno provocato disorientamento e perplessità", e ammette che "questo periodo non ha giovato" al suo partito. Il neomovimento avrà "un respiro più ampio e internazionale", promette Conte, che difende l'ex commissario Arcuri, che ha fatto "un lavoro straordinario". Nessun dualismo con Di Maio, assicura l'ex presidente del Consiglio, e parlando si sé conferma che sarà "eletto democraticamente", ma anche che non ci sarà "un uomo solo al comando, ma nuove figure e ruoli con numerosi organi". Il nuovo statuto sarà votato molto presto e gli iscritti saranno consultati più di prima attraverso una nuova piattaforma telematica. Conte si smarca sul secondo mandato, che "non è nel nuovo statuto" e su cui sarà fatta una "discussione in modo trasparente". L'ex presidente del Consiglio nega di essere in corsa per le suppletive alla Camera e conferma il giudizio positivo al dialogo con il Pd.

Nel frattempo Davide Casaleggio non nasconde l'amarezza per come sia finita tra Movimento 5 Stelle e l'Associazione Rousseau: "Oggi sono molto sollevato, non devo più assumermi o sentirmi le responsabilità per decisioni altrui – spiega Casaleggio – Siamo arrivati ad un accordo perché era necessario separare le strade". Negli ultimi 16 mesi "il MoVimento ha deciso di violare così tante regole e principi di democrazia interna e di rispetto delle decisioni degli iscritti da rendere impossibile per noi continuare un percorso condiviso, siamo arrivati a non vedere motivi per stare ancora insieme". E attacca: "Il MoVimento non intendeva onorare gli impegni presi pagando i lavoratori che attendevano il dovuto da mesi". Il motivo della svolta grillina? Secondo Casaleggio è chiaro: "Il modello del Movimento 5 stelle ha dato la possibilità a migliaia di cittadini sconosciuti, come lo stesso Giuseppe Conte, di rivestire ruoli prestigiosi e di potere impensabili – spiega – Oggi si vuole dare questa possibilità a persone ben definite". L'ex presidente del Consiglio saluta Casaleggio e Rousseau: "Le strade si sono divise, ma io e tutto il Movimento abbiamo grande rispetto per Casaleggio, padre e figlio".

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