1.970 CONDIVISIONI
Guerra in Ucraina

Conte dice che l’Italia sulle armi in Ucraina ha già dato

Il leader del Movimento 5 Stelle conferma la linea del partito: basta armi all’Ucraina. Piuttosto l’Italia sia “protagonista per spingere un negoziato” di pace.
A cura di Tommaso Coluzzi
1.970 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Sulle armi all'Ucraina Giuseppe Conte non molla. Il leader del Movimento 5 Stelle ha deciso la linea del suo partito e continua a ribadirla in ogni occasione: basta inviare nuove armi. A due giorni dall'informativa del presidente Draghi alle Camere, invocata a più riprese da Conte, la polemica continua e si fa sempre più dura. Tanto da far riemergere lo spettro di una crisi di governo. "Abbiamo concluso i lavori del consiglio nazionale – ha detto Conte uscendo da Palazzo Giustiniani a Roma – C'è stata una discussione ampia e confermiamo la nostra valutazione". Questa "è una nuova fase in cui l'Italia deve essere protagonista per spingere un negoziato", mentre "sull'invio di armamenti l'Italia ha già dato".

Poi è tornato a chiedere l'intervento di Draghi in Aula, che però Conte vorrebbe si concludesse con un nuovo voto: "Restiamo convinti della opportunità che ci sia un confronto in Parlamento, non per mettere in difficoltà il governo ma per rafforzare il suo mandato nei contesti internazionali – ha detto – quanto a giovedì mi aspetto che venga a informarci sullo stato di evoluzione del conflitto e ci ragguagli sugli sforzi del governo e sulla direzione che vuole imprimere a questi sforzi". E su un possibile incontro faccia a faccia con Draghi – come voluto e ottenuto ieri da Salvini – il leader pentastellato ha glissato: "Ci confronteremo".

Per Conte è necessario "imprimere una svolta nei negoziati, insieme agli altri paesi europei", altrimenti "rischiamo di avere un conflitto che non sappiamo quanto durerà". E ha aggiunto: "I cittadini europei non se lo possono permettere, perché arriverebbe una recessione gravissima che aggraverebbe ancora di più le attuali gravi condizioni economiche". Quanto al possibile ingresso di Finlandia e Svezia nella Nato, Conte ha spiegato: "Di fronte a Paesi che confinano con la Russia e chiedono di voler entrare nella Nato per aver una situazione più confortevole, non possiamo dire di no e quindi diciamo di sì".

1.970 CONDIVISIONI
4197 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views