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25 aprile, consigliere Pd Marche posta foto capovolta con Salvini e Le Pen: scontro Pd-Lega

Scontro tra Pd e Lega per un post di un consigliere regionale Pd delle Marche, che ha pubblicato una foto capovolta di Salvini e Le Pen. Il consigliere dem: “L’affermazione di Macron, invece, ha letteralmente ‘ribaltato’ Marine Le Pen e le speranze dello stesso Salvini. Da qui il significato del mio post”.
A cura di Annalisa Cangemi
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"Buona festa della Liberazione da guerra, violenza e cretini". Così Matteo Salvini ha ricordato il 25 aprile, con un messaggio su Twitter indirizzato al consigliere regionale del Pd, Maurizio Mangialardi, che aveva postato sui social una sua foto insieme a Marine Le Pen capovolta. "Consigliere regionale del Pd delle Marche (signor Mangialardi) pacifista e solidale, che posta su Instagram me e Marine a testa in giù, e magari oggi sarà in piazza con la bandiera della pace…", ha scritto Salvini.

Per il segretario della Lega la foto pubblicata è una provocazione, in ricordo di piazzale Loreto a Milano, dove il cadavere di Benito Mussolini venne portato insieme ai corpi dell’amante Claretta Petacci e di altri 18 fedelissimi del partito, e venne appeso a testa in giù alla pensilina del distributore di benzina. Il consigliere regionale dem ha negato però che ci fosse una correlazione tra il suo gesto e quell'episodio, spiegando che si trattava esclusivamente di un riferimento alla vittoria di Macron, che ieri al ballottaggio ha battuto con il 58% la candidata di estrema destra, Marine Le Pen, leader del Rassemblement National (42%).

"Non ho alcuna intenzione di prestarmi alla polemica di un Matteo Salvini che, in confusione politica per l'irreversibile tracollo di consenso personale, cerca di strumentalizzare un mio post per guadagnare qualche ora di celebrità" ha scritto Mangialardi nella nota, rispondendo alle accuse rivoltegli dal segretario nazionale della Lega e dalla Lega Marche.

"Solo la lettura fuorviante del leader della Lega e dei suoi epigoni locali – ha spiegato il capogruppo dem – poteva interpretare in modo così distorto il significato di un post che voleva solamente sottolineare l'importanza storica della vittoria di Emmanuel Macron alle elezioni presidenziali francesi"

Mangialardi ha ricordato che in un talk show serale, "proprio Salvini aveva parlato della grande opportunità che avrebbe rappresentato un eventuale successo di Marine Le Pen per ‘ribaltare' gli equilibri in Europa. L'affermazione di Macron, invece, ha letteralmente ‘ribaltato' Marine Le Pen e le speranze dello stesso Salvini. Da qui il significato del mio post. Ogni altra interpretazione è totalmente lontana dal mio sentire".

"So bene – ha detto ancora Mangialardi – come Salvini e i leghisti marchigiani, i quali non hanno mai disdegnato i voti delle formazioni dell'estrema destra, vivano con grande disagio la Festa della Liberazione dell'Italia dal nazifascismo, visto che non hanno mai fatto mistero di non riconoscersi nei valori della Resistenza e della Costituzione. Con l'odierna boutade non hanno fatto altro che confermarlo, cercando di inquinare questa giornata con una polemica che non ha nessun fondamento. In ogni caso confermo a Salvini che oggi pomeriggio sarò in piazza con tante altre persone e con la bandiera della pace. E gli garantisco anche che nessuno di noi indosserà una maglietta con l'effigie di Putin. Quella la lasciamo volentieri a lui e ai leghisti".

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