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Comunali e referendum, Salvini: “Cdx vince solo se unito, Lega collante della coalizione”

Matteo Salvini in conferenza stampa conferma rapidamente il risultato di amministrative e referendum: “Lo sforzo della Lega di essere collante di questo centrodestra, sacrificandosi in prima persona, facendo un passo indietro, è la strada vincente. Alle prossime elezioni il centrodestra vince solo se unito”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il segretario della Lega Matteo Salvini interviene in conferenza stampa dopo la riunione della Lega in via Bellerio, a Milano, per fare un bilancio dopo la sconfitta subita al referendum sulla Giustizia, promosso dal partito insieme ai Radicali. I cinque referendum non hanno raggiunto il quorum del 50% più uno, e non possono quindi essere ritenuti validi: l'affluenza si è fermata al 20,8%, lontanissima dall'obiettivo. Salvini è stato accusato di non essersi impegnato in prima persona nella campagna referendaria.

"Le due città principali al voto, Palermo e Genova, sono vinte dal centrodestra col contributo determinante della Lega e questo ci fa dire, nell'equilibrio centrodestra-centrosinistra, almeno a questo primo turno la bilancia propende verso il centrodestra. Il centrodestra unito vince, a Verona, Parma o Catanzaro potrebbe vincere ma non vince e se la gioca al ballottaggio", dice nel suo intervento Salvini. "A Verona col centrodestra unito la partita sarebbe chiusa, come a Catanzaro". 

"Lo sforzo della Lega di essere collante di questo centrodestra, sacrificandosi in prima persona, facendo un passo indietro, è la strada vincente. Alle prossime elezioni il centrodestra vince solo se unito. Chi pensa ad altri schemi non fa il conto con gli elettori. L'affluenza è sotto al 50% in alcune città, e questa è una sconfitta per tutti", aggiunge Salvini.

"In alcuni comuni potremo essere dietro Fratelli d'Italia, in altri davanti – dice ancora – la competizione per me è solo con il centrosinistra, e dove il centrodestra è andato diviso ha sbagliato, e non entro nel dettaglio delle responsabilità".

Subito dopo la chiusura delle urne Salvini sfugge anche al confronto e non si esprime sui risultati del referendum. Tocca a Calderoli il difficile compito di ‘leggere' i dati non buoni diffusi dal Viminale: "Abbiamo perso, non ci sono storie… Ma le battaglie più difficili secondo me sono le più nobili", dice Calderoli, protagonista anche di un'iniziativa di protesta, uno sciopero della fame, per manifestare contro il silenzio dei media sul referendum nei giorni precedenti al voto. Matteo Salvini invece ufficialmente è fuori Milano con la figlia. Poco dopo l'apertura dei seggi però si rivolge al presidente Mattarella per denunciare la mancanza di decine di presidenti di sezione a Palermo, che di fatto impediscono il normale svolgimento del voto.

Durante la riunione al quartier generale del Carroccio di oggi sono stati affrontati anche i dossier economici: adeguare gli stipendi e le pensioni all'inflazione, prorogare gli sconti su carburanti e bollette, sono i principali punti affrontati. Fonti della Lega riferiscono che sono stati molti gli interventi e le proposte, tra cui appunto "l'adeguamento di stipendi e pensioni all'aumento del costo della vita", e lo stesso Savini ha sottolineato la necessità di "rinnovare entro giugno gli sconti per benzina e diesel, oltre alle bollette di luce e gas". Tema, quest'ultimo, su cui il segretario della Lega ha già discusso con il ministro dell'Economia Daniele Franco.

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