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“Come Moro”, Giorgia Meloni denuncia ancora minacce BR: ‘Campagna d’odio della sinistra’

La leader di Fratelli d’Italia ha denuncia ancora minacce comparse in strada a Mestre firmate Brigate Rosse, parlando di una campagna d’odio nei suoi confronti e alludendo alle parole di qualche giorno fa di Michele Emiliano, che aveva detto degli avversari politici: “Sputeranno sangue”.
A cura di Andrea Parrella
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Il tema Brigate Rosse irrompe nella campagna elettorale. Giorgia Meloni ha denunciato in queste ore dei messaggi d'odio nei suoi confronti comparsi a Mestre, a firma BR. La leader di Fratelli d'Italia riporta le immagini e non esita ad attribuire questi messaggi all'effetto di una campagna d'odio della sinistra nei suoi confronti. Nel tweet di Meloni che accompagna le immagini si legge:

A Mestre nuove minacce a firma #BrigateRosse. Quando esponenti politici e delle istituzioni usano parole come “dovranno sputare sangue” contro i propri avversari, poi qualcuno può prenderli in parola. Il 25 settembre confido negli italiani per rispondere alle loro campagne d’odio.

Lo "sputeranno sangue" di Michele Emiliano

Nel messaggio di Meloni c'è un chiaro riferimento alla polemica di alcuni giorni fa sulle parole pronunciate da Michele Emiliano, durante un comizio elettorale con il segretario del Pd Enrico Letta, quando il governatore aveva detto "Sputeranno sangue", per ben due volte, riferendosi agli avversari e incassando l'applauso del segretario del Pd accanto a lui sul palco a Taranto. Da Fratelli d'Italia avevano parlato di parole che sfioravano "il reato di istigazione a delinquere".

Non si tratta della prima denuncia di questo tipo da parte di Giorgia Meloni, che già lo scorso 8 settembre aveva parlato di una lettera contro di lei, sempre a firma Brigate Rosse, ritrovata a Trento. Anche in quell'occasione la candidata alle prossime elezioni del 25 settembre aveva parlato di una campagna d'odio messa in piedi contro di lei.

Da Calenda solidarietà a Meloni

"Solidarietà piena e incondizionata a Giorgia Meloni per le minacce firmate Brigate Rosse". Così Carlo Calenda, candidato di Azione, ha commentato la notizia della denuncia di minacce alla leader di Fratelli d'Italia. Al momento, invece, nessun segnale da Enrico Letta, che già nei giorni scorsi era stato contestato proprio da Meloni per non aver mostrato segni di solidarietà nei suoi confronti dopo la vicenda della lettera.

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