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Alluvione Emilia Romagna 2023

Come cambiano le cose in Emilia Romagna con il nuovo decreto per gli aiuti contro il maltempo

Il Consiglio dei ministri ha varato una serie di misure per aiutare – sul piano economico e non solo – i territori più colpiti dal maltempo e dalle alluvioni in Emilia Romagna. Ci sono circa 2 miliardi di euro di fondi stanziati, oltre a diverse misure per sospendere i pagamenti di mutui e bollette.
A cura di Luca Pons
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È arrivato il primo decreto del governo Meloni per fare fronte all'emergenza maltempo in Emilia Romagna. Le alluvioni che hanno devastato parte della Regione – che infatti è ancora in allerta rossa nonostante le condizioni meteo siano migliorate – hanno causato danni non ancora del tutto quantificati, oltre allo sfollamento di decine di migliaia di persone. I provvedimenti del decreto, con oltre due miliardi di euro stanziati, hanno l'obiettivo di "garantire il soccorso e l’assistenza alle popolazioni e alle aziende colpite e di procedere rapidamente al superamento della fase emergenziale", ha fatto sapere Palazzo Chigi.

Sospesi i pagamenti, dalle bollette ai mutui, e tutti i processi

Per quanto non ci sia ancora un testo definitivo del decreto, come spesso capita, il governo ha però dato alcune indicazioni precise. C'è, ad esempio, la sospensione dei versamenti da fare allo Stato: tutti gli adempimenti per tributi e contributi, le cartelle e gli altri obblighi di pagamento che avevano scadenza dal 1° maggio in avanti, sono sospesi fino al 31 agosto 2023. Anche i Comuni e le Province che hanno dei mutui da pagare alla Cassa depositi e prestiti vedranno le rate slittare, così come le scadenze dei lavori da effettuare per il superbonus 110%, che potranno essere ultimati fino al 31 dicembre 2023 in deroga.

C'è poi l'aspetto della giustizia: tutti i termini processuali per i giudizi civili e penali (ma anche amministrativi, contabili, militari e tributari) sono sospesi, tutte le udienze rinviate fino al 31 luglio. Allo stesso modo, si sospendono i termini dei procedimenti amministrativi dal 1° maggio e fino al 31 agosto.

Dipendenti in Cig, per i lavoratori autonomi c'è un bonus da 3mila euro

Per i dipendenti pubblici che non possono andare al lavoro, neanche in modalità smart, il periodo di assenza non sarà considerato. Per i lavoratori in co.co.co. e lavoratori autonomi di vario tipo, se hanno dovuto sospendere la loro attività a causa delle alluvioni, ci sarà un bonus una tantum fino a 3mila euro i cui dettagli arriveranno in seguito. I dipendenti delle aziende di tutti i settori produttivi, invece, saranno messi in Cassa integrazione emergenziale per un periodo fino a 90 giorni.

Per quanto riguarda le imprese, si prevede un intervento del Fondo centrale di garanzia per "agevolare una ripresa quanto più possibile rapida delle attività economiche sul territorio". Saranno a disposizione 110 milioni di euro, che possono arrivare anche al doppio. Una quota di 400 milioni di euro sarà riservata ai finanziamenti a tassi agevolati, con quote a fondo perduto del 10%.

Le imprese esportatrici avranno dei contributi a fondo perduto a parte, per i danni subiti, così come le aziende agricole danneggiate avranno un fondo a parte di 100 milioni di euro. Per tutte le aziende, tutti i pagamenti – mutui, rate, versamenti alle Camere di commercio – vengono sospesi.

Lavori accelerati per la ricostruzione

Il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha annunciato che il nuovo Codice degli appalti entrerà in vigore in anticipo, per permettere i lavori di ricostruzione. In particolare, si fa riferimento all'articolo 140 del codice, che riguarda le "procedure in caso di somma urgenza e protezione civile". Questo, per permettere di operare in tempi rapidi, dà la possibilità di "disporre l'immediata esecuzione di lavori pubblici" se questi hanno un costo entro i 500mila euro o "di quanto indispensabile per rimuovere lo stato di pregiudizio alla pubblica e privata incolumità". Meno burocrazia e meno controlli, quindi, per i lavori di ricostruzione d'emergenza.

In più, si stanziano 8 milioni di euro per potenziare e ripristinare le strutture sanitarie nelle zone colpite dalle alluvioni. Il commissario straordinario per l'emergenza siccità, Nicola Dell'Acqua, avrà infine il compito di "verificare lo stato di efficienza e manutenzione delle opere di drenaggio delle acque meteoriche", non solo in Emilia Romagna ma su tutto il territorio nazionale.

Scuola, nelle università torna la dad

Alle scuole vengono assegnati 20 milioni di euro per riprendere l'attività didattica. Non ci sono indicazioni specifiche sugli esami di maturità e della scuola media, ma si prevede che il ministero dell'Istruzione possa intervenire con un'ordinanza per farli svolgere in maniera diversa rispetto al resto dell'Italia.

Per le università, invece, torna la didattica a distanza. Come durante la pandemia da Covid-19, i corsi e gli esami si potranno svolgere in dad. La ministra dell'Università, Anna Maria Bernini, ha sottolineato che "stiamo cercando di imparare dall'esperienza di tutto quello che è stato messo in campo per l'emergenza Covid, che ha dimostrato di funzionare. Le lauree non possono essere rimandate". Per gli studenti, in più, ci sarà un esonero completo dal versamento di tasse e altri contributi universitari.

Come farà il governo a pagare queste misure

Questi sono i principali provvedimenti annunciati dal governo, insieme a una norma sui rigassificatori che non ha un collegamento immediatamente chiaro con l'emergenza alluvioni e che ha scatenato le ire di Europa Verde. Ma come intende pagare, il governo, per queste misure che – come detto – dovrebbero costare più di due miliardi di euro? Al momento non è stato indicato (la bozza del decreto lascia vuote quasi tutte le indicazioni sulle coperture), ma ci sono alcune previsioni specifiche.

Ci potranno essere in tutto il 2023 delle estrazioni straordinarie del Lotto e del Superenalotto i cui proventi andranno a pagare le misure indicate nel decreto. In più, la vendita all'asta di beni mobili (ad esempio le auto) che sono state confiscate alla criminalità organizzata e non solo potrà accelerare allo scopo di finanziare gli aiuti. Infine, dal 15 giugno al 15 settembre ci sarà un sovrapprezzo di un euro sui biglietti dei musei statali, anche in questo caso per finanziare "interventi di tutela e ricostruzione del patrimonio culturale e il sostegno degli operatori della cultura e dello spettacolo dei territori colpiti". Si tratterà di cifre comunque limitate e relativamente simboliche, rispetto ai miliardi necessari. Si resta quindi in attesa di capire dove il governo prenderà la maggior parte del denaro necessario.

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