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Manovra economica 2023

Chi può andare in pensione con Quota 103: i requisiti necessari per età e contributi

Per tutto il 2023 sarà possibile andare in pensione anticipatamente con Quota 103, che tradotto significa 41 anni di contributi versati e 62 di età anagrafica.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Quest'anno è possibile andare in pensione con Quota 103, l'ultimo scivolo messo a punto dal governo Meloni – in questo caso – per evitare il ritorno alla legge Fornero secca con lo scalone a 67 anni. L'uscita dal lavoro flessibile sarà in vigore – per ora – solamente nel 2023, anche se l'esecutivo promette di renderla strutturale e di mettere in piedi una riforma più ampia nel corso dell'anno in modo da superare definitivamente la legge vigente in termini di pensioni. Insomma, dopo Quota 100 e 102 arriva Quota 103. Il meccanismo resta più o meno simile, anche se cambiano gli anni necessari – sia per quanto riguarda l'anzianità contributiva che anagrafica – per accedere alla pensione anticipata.

I requisiti contributivi e anagrafici per la pensione anticipata flessibile

La soglia di contributi da raggiungere per andare in pensione con Quota 103 è di 41 anni, mentre quella di età anagrafica è 62 anni. In totale, sommandoli, fa 103. Per usufruire dello scivolo e lasciare il lavoro in anticipo rispetto alla legge Fornero bisogna raggiungere i requisiti entro il 2023. Chi ce la farà entro il 31 dicembre di quest'anno potrà andare in pensione anche all'inizio del 2024, ma dovrà raggiungere i requisiti obbligatoriamente entro la fine dell'anno.

L'importo massimo dell'assegno della pensione con Quota 103

Secondo quanto riportato nelle previsioni più aggiornate legate alla manovra, con cui il governo Meloni ha approvato Quota 103, potranno usufruire dell'anticipo pensionistico fino a 41mila lavoratori. Certo dovranno accettare delle condizioni ben precise: l'importo massimo che si può ricevere anticipando la pensione, infatti, è di 36.643 euro lordi l'anno – 2.818 euro al mese – comprensivi di tredicesima.

Quando si può andare in pensione in anticipo

Nel 2023 sarà possibile andare in pensione con Quota 103 per tutto l'anno, ma la liquidazione non sarà immediata. Bisogna rispettare una finestra una volta raggiunti i requisiti utili: per i dipendenti, parasubordinati o autonomi del settore privato bastano tre mesi, per i dipendenti pubblici ci vuole quasi un anno, considerando una prima domanda di collocamento a riposo con un preavviso di sei mesi più sei mesi di finestra.

L'incentivo per chi decide di non usufruire di Quota 103

I lavoratori che raggiungono i requisiti per andare in pensione anticipata con Quota 103 – perciò 41 anni di contributi e 62 di età anagrafica – potranno chiedere un incentivo per restare al lavoro. È previsto sempre dalla manovra Meloni e consiste in un aumento dello stipendio netto in busta paga, che si ottiene grazie alla rinuncia all'accredito contributivo. In sostanza è una decontribuzione di poco meno del 10%, che viene pagata dallo Stato aumentando il netto.

Tutte le categorie di lavoratori esclusi dalla pensione anticipata

Ci sono una serie di categorie escluse dalla possibilità di andare in pensione in anticipo con Quota 103. L'accesso allo scivolo non è previsto per il personale militare delle forze armate, né a quello di Polizia o di Polizia Penitenziaria. Lo stesso vale per il personale operativo dei Vigili del fuoco e della Guardia di Finanza.

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