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Primarie PD 2023

Chi è Elly Schlein, la nuova segretaria del Pd e prima donna a guidare il partito

Elly Schlein è una politica, attivista ed ex europarlamentare: dopo la vittoria alle Primarie Pd, diventa la prima segretaria donna del partito nonché la più giovane, a 37 anni. Dalla sua biografia alla carriera politica, ecco chi è la nuova segretaria dem.
A cura di Annalisa Cangemi
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Elly Schlein è la nuova segretaria del PD, la prima donna e la più giovane a guidare il partito, che ha preso il posto di Enrico Letta dopo aver battuto ieri alle primarie lo sfidante Stefano Bonaccini.

Elly Schlein, il cui nome completo è Elena Ethel Schlein, ha 37 anni ed è nata a Lugano, in Svizzera, da madre italiana e padre americano: il padre, Melvin Schlein, è un politologo americano, figlio di Harry Schlein, emigrato negli Stati Uniti e discendente da una famiglia ebraica aschenazita di Leopoli; la madre, Maria Paola Viviani, è una giurista, figlia di Agostino Viviani, avvocato antifascista e senatore del Partito Socialista negli anni Settanta.

Ha studiato a Bologna, città dove risiede e dove si è laureata in giurisprudenza. Oltre alla sorella Susanna, diplomatica dell'ambasciata italiana ad Atene che ha subito a dicembre un attentato, Elly Schlein ha anche un fratello, Benjamin, che vive all'estero.

Femminista, ecologista, e attenta ai diritti di tutte e tutti, Elly Schlein è considerata l'anti-Meloni. La sfida all'idea di famiglia naturale portata avanti dal governo e da Fratelli d'Italia la deputata dem l'aveva lanciata quest'estate, quando durante un comizio da un palco aveva gridato: "Sono una donna, amo un'altra donna, non sono una madre, ma non per questo sono meno donna". Un curriculum ricco il suo: dalla protesta di OccupyPd al vertice del Partito Democratico, di cui ha ripreso la tessera da poco, dopo anni di lontananza.

Una foto scattata subito dopo la vittoria
Una foto scattata subito dopo la vittoria

Chi è Elly Schlein, gli esordi in politica con Obama e OccupyPD

Partita come outsider, dopo 7 anni lontana dal Pd, Schlein è tornata ed è riuscita a scalare i vertici del partito. Nel 2011 si laurea con il massimo dei voti in giurisprudenza all'Università di Bologna, e inizia il suo percorso politico, prima nella sinistra giovanile, poi nel 2008 in America, per dare una mano nella campagna presidenziale di Barack Obama. Nel 2013 diventa il volto di Occupy Pd, il movimento dei giovani Dem nato per protestare contro i franchi tiratori che bloccarono la candidatura di Romano Prodi al Quirinale.

L'esperienza da europarlamentare e in Regione Emilia-Romagna

È stata europarlamentare dal 2014 al 2019, occupandosi soprattutto di immigrazione. Vice di Stefano Bonaccini in Emilia-Romagna, lascia l'incarico per candidarsi alle elezioni politiche del 25 settembre. Viene eletta in Parlamento, e a dicembre annuncia la sua corsa per la segreteria.

Un'intervista tv durante la campagna elettorale per le primarie
Un'intervista tv durante la campagna elettorale per le primarie

La vittoria alle Primarie Pd 2023

Il 26 febbraio, dopo il voto dei gazebo, è stata eletta segretaria del Partito Democratico. Ha vinto con una percentuale del 53,8%, mentre il governatore dell'Emilia-Romagna si è fermato al 46,2%. L'esito del voto di ieri ha ribaltato totalmente i risultati usciti dai circoli.

Il primo discorso di Elly Schlein da segretaria del Pd

Nel suo primo discorso subito dopo la vittoria ha detto che d'ora in poi il Pd sarà un problema per il governo Meloni. Schlein ha promesso poi di lavorare per l'unità del partito: "Lo sforzo è lavorare per la massima unità. Avere cura della storia e dei valori del Pd e proiettarli al futuro – ha detto al Nazareno dopo il passaggio di consegne con Letta – "Mentre teniamo insieme questa storia teniamo insieme anche le culture che hanno forgiato questo partito. Lavoriamo per il rilancio".

"Ci riuniremo in questi giorni con la mia squadra per capire i primi passi e le prime scelte. Ma vorrei dire, sulla partecipazione, che vogliamo lavorare da subito per aprire il prima possibile il nuovo tesseramento". 

Le idee politiche di Elly Schlein e il suo programma alle primarie Pd

Nel suo programma Elly Schlein pone un'attenzione particolare al mondo del lavoro, e in particolare alla lotta al lavoro precario, puntando all'approvazione di un salario minimo e all'abolizione di tutti gli stage gratuiti. Gli altri temi che le stanno particolarmente a cuore la parità di genere, i diritti delle minoranze e delle persone LGBTIQ+. Sull'ambiente si è dichiarata contraria al nucleare, e propone maggiori investimenti sulle energie rinnovabili e sulle comunità energetiche. Nella sua mozione si parla anche di una legge contro il consumo di suolo. Sul fronte dell'immigrazione Schlein vorrebbe una riforma del Trattato di Dublino, garantendo una condivisione equa delle responsabilità sull’accoglienza tra tutti gli stati membri. "Non si fa politica sulla pelle dei migranti tenendoli bloccati in mare o nei porti. Servono meccanismi di redistribuzione", ha dichiarato.

Elly Schlein accompagnata dal suo portavoce Flavio Alivernini nel giorno del voto
Elly Schlein accompagnata dal suo portavoce Flavio Alivernini nel giorno del voto

Schlein a Meloni: “Sono una donna, amo un’altra donna e non sono madre”

Elly Schlein ha risposto al famoso slogan di Giorgia Meloni, "Io sono Giorgia, sono una donna, sono una madre, sono italiana, sono cristiana", con un contro-slogan, lanciato dal palco del Pd durante la campagna elettorale per le scorse politiche: "Sono una donna. Amo un’altra donna e non sono una madre, ma non per questo sono meno donna. Non siamo uteri viventi, ma persone coi loro diritti".

In un'intervista rilasciata a Daria Bignardi, durante il programma ‘L'Assedio' nel 2020, ha fatto coming out: "Sono fidanzata, ho avuto diverse relazioni in passato: ho amato molti uomini e ho amato molte donne. In questo momento sto con una ragazza e sono felice finché mi sopporta".

Le dichiarazioni sulla guerra in Ucraina

Elly Schlein in queste settimane ha parlato anche della guerra in Ucraina, e del fatto che bisogna intensificare l'azione diplomatica: "La situazione è preoccupante, già nelle ultime settimane Pd si è battuto in Parlamento per insistere su maggiore sforzo diplomatico e politica dell'Ue per creare le condizione per un cessate il fuoco. È chiaro che nel frattempo va confermato il supporto necessario alla resistenza ucraina", ha dichiarato.

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