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Caso Boccia-Sangiuliano

Caso Sangiuliano, la Camera vieta l’ingresso a Maria Rosaria Boccia dopo i video girati con gli occhiali

Maria Rosaria Boccia non potrà più entrare a Montecitorio: questa è la sanzione decisa dal comitato per la sicurezza, dopo che la donna ha girato video dall’interno del Parlamento, diffusi poi nel corso del caso Sangiuliano. Si tratta di una pratica vietata, e per la quale anche in passato si è applicata l’interdizione all’accesso.
A cura di Luca Pons
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Ingresso interdetto alla Camera per Maria Rosaria Boccia. La donna, coinvolta nelle ultime settimane nel caso che ha portato alle dimissioni dell'ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, aveva effettuato fotografie e riprese video all'interno dei locali di Montecitorio. È una pratica vietata a chiunque, se non c'è il permesso esplicito di farlo. Così è intervenuto il comitato di sicurezza della Camera, che ha valutato le misure da prendere.

Il comitato è presieduto da Sergio Costa, deputato del Movimento 5 stelle e vicepresidente della Camera, e composto da tre questori: Alessandro Manuel Benvenuto (Lega), Paolo Trancassini (Fratelli d'Italia) e Filippo Scerra (Movimento 5 stelle). Come scritto in una nota, "alla luce della violazione della regola che vieta l' effettuazione e la diffusione di foto e video senza autorizzazione, il comitato per la sicurezza di Montecitorio ha stabilito, sulla scorta di precedenti analoghi, di interdire l'accesso alle sedi della Camera dei deputati alla Signora Maria Rosaria Boccia".

Come avvenuto in passato, quindi, l'ingresso nei locali della Camera sarà vietato a Boccia. Questo divieto non ha una scadenza, ma resterà in vigore "fino a diversa deliberazione degli organi competenti". Insomma, fino a quando lo stesso comitato o un altro organo non decideranno che è il caso di restituire a Boccia la possibilità di entrare. Il comitato ha anche voluto precisare che "nel caso in oggetto la violazione ha riguardato siti particolarmente sensibili, tra cui la Galleria dei Presidenti e il Transatlantico".

I video girati da Boccia avevano fatto discutere anche perché erano stati girati con occhiali smart, e non con un cellulare. La donna aveva chiarito che si trattava di semplici video di prova, perché gli occhiali erano appena stati acquistati, e che era chiaro a tutti che stesse filmando perché mentre registrava un video si accendeva un led ben visibile sugli occhiali. Di fronte alla possibilità di conseguenze legali, aveva risposto che allora si sarebbero dovute sanzionare migliaia di persone, perché tutti quando visitano il Parlamento fanno foto o video con il cellulare.

Fatto sta che la sanzione è arrivata. Il giudice Valerio de Gioia, intervistato da Fanpage.it, aveva anticipato giorni fa che questo avrebbe potuto succedere: "Oggettivamente è vietato filmare. Chiunque deve essere autorizzato. Anche all'ufficio stampa, quando ci sono le presentazioni di libri o di altro, non è possibile neppure fare delle foto, perché sono contesti e ambienti nei quali si svolge un'attività istituzionale e non possono esservi intrusi", aveva affermato, concludendo: "Non penso che Boccia risponderà penalmente, ma probabilmente le verrà interdetto l'accesso agli Uffici della camera".

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