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Cannabis, via libera al testo base: ok alla mini coltivazione a casa, aumentano pene per spaccio

“È stato votato il testo base sulla cannabis che depenalizza la coltivazione di non oltre quattro piante ‘femmine’. La coltivazione in casa di canapa è fondamentale per i malati che ne devono fare uso terapeutico e che spesso non la trovano disponibile oltre che per combattere lo spaccio ed il conseguente sottobosco criminale”: così Mario Perantoni ha annunciato il via libera in commissione Giustizia alla Camera al testo base sulla Cannabis.
A cura di Annalisa Girardi
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Via libera in commissione Giustizia alla Camera al testo base sulla Cannabis. Anche se Fratelli d'Italia, Forza Italia (ad eccezione di Elio Vito), Coraggio Italia e Lega hanno votato contro. A dare l'annuncio è il presidente della commissione Giustizia a Montecitorio e deputato del Movimento Cinque Stelle, Mario Perantoni: "È stato votato il testo base sulla cannabis che depenalizza la coltivazione di non oltre quattro piante ‘femmine'. È un risultato importante, ottenuto sulla scia della giurisprudenza della Corte di Cassazione ma anche grazie alla capacità dei gruppi parlamentari di confrontarsi e trovare una sintesi ragionevole su una materia che la società ha già elaborato e codificato nei comportamenti individuali", ha comunicato in una nota.

E ancora: "La coltivazione in casa di canapa è fondamentale per i malati che ne devono fare uso terapeutico e che spesso non la trovano disponibile oltre che per combattere lo spaccio ed il conseguente sottobosco criminale". Perantoni, che è anche il relatore del testo base, ha anche ricordato che si sia arrivati al documento unendo tre proposte di legge di colore politico diverso: quella della Lega, a prima firma Riccardo Molinari, quella di Caterina Licatini (M5s) e di Riccardo Magi (+Europa). La Lega, votando contro, chiedeva che la sua proposta non venisse allineata con l'iter del testo base.

Ma cosa contiene questo testo base? Da un lato, come ha spiegato Perentoni, diminuisce le sanzioni per i fatti di lieve entità, ma aumenta da sei a dieci anni le pene per i reati di traffico, spaccio e detenzione ai fini di spaccio della cannabis. "Reati che saranno ora autonomi rispetto alle stesse fattispecie previste per gli oppiacei: si introduce, cioè, una separazione concettuale tra le diverse categorie di sostanze stupefacenti, diversità già evidenziata dalla Corte Costituzionale. Infine una novità per la tutela dei minori e dei giovani: non si potrà mai considerare fatto di lieve entità lo spaccio a minori o che nella vicinanza delle scuole. Un inasprimento per contrastare la criminalità e rafforzare la protezione dei più giovani", ha aggiunto Perentoni.

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