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Elezioni politiche 2022

Il programma elettorale di Calenda e Renzi alle elezioni politiche 2022: le proposte di Azione e Italia Viva

Il leader del terzo polo Carlo Calenda ha presentato il programma messo nero su bianco insieme a Matteo Renzi, in vista del voto alle politiche di oggi, domenica 25 settembre.
A cura di Annalisa Cangemi
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Oggi, domenica 25 settembre 2022, si vota per le elezioni politiche 2022: il Terzo Polo di Renzi e Calenda ha presentato il programma elettorale nato dall'unione di Azione e Italia Viva. È scaricabile anche qui in versione pdf, in vista delle elezioni politiche, o è possibile consultare la versione pubblicata sul sito ufficiale del Viminale: ecco quanto costerebbe attuare i punti in programma in caso di vittoria alle elezioni.

Secondo Calenda "Tutti i riferimenti all'agenda Draghi che Letta faceva all'inizio si sono dissolti. Il centrosinistra ha fatto patti contraddittori. Cinque minuti dopo il voto si alleeranno con i 5Stelle. Nessuna di queste coalizioni può garantire la prosecuzione del Pnrr. Il centrodestra non voterebbe l'invio di armi in Ucraina, e non le invierebbero nemmeno Fratoianni e Bonelli. Non esiste il voto utile perché ci sono in campo 4 coalizioni, non due. E anche perché il Pd ha combinato un gigantesco disastro, facendo un incrocio non riuscito tra un Comitato di liberazione nazionale che include chi ha votato la sfiducia a Draghi e una cosa sull'agenda Draghi".

"La partita è sul proporzionale al Senato e possiamo vincerla rivolgendoci a tutti gli italiani. Se Letta avesse voluto portare avanti l'agenda Draghi non avrebbe dovuto imbarcare Bonelli e Fratoianni. Italia viva e Azione oggi sono le uniche forze politiche che hanno le stesse posizioni in Europa. Punto. Agli amici di Più Europa dico: siete diventati i dipendenti della sinistra. Cottarelli ha scritto una programma aveva scritto per i liberali diametralmente opposto a quello del Pd. Bentivoglio ha combattuto le politiche sindacali della Camusso e di Orlando. A persone come Cottarelli, Bonino e Bentivoglio e tanti altri voglio dire: le porte continuano a essere aperte".

Il programma di Azione e Italia Viva alle politiche 2022

Calenda elenca quindi i suoi obiettivi: "1) Andare avanti con l'agenda Draghi 2) Andare avanti con il metodo Draghi 3) Avere Draghi come presidente del Consiglio. E poi il nostro programma è attuare le riforme del Pnrr. Chi dice di volerlo modificare rischia di farlo saltare. In mezzo a proposte mirabolanti nessuno parla più del Pnrr. Noi promettiamo di non promettere. La proposta della Lega di quota 41 costa 65 miliardi di euro. Gli italiani sanno benissimo che sono tutte balle. Basta con i no a tutto: ai rigassificatori, alle infrastrutture, ai termovalorizzatori ma anche ai campi eolici offshore. Basta con un ambientalismo ideologico che spinge le aziende a trasferirsi nei paesi dove possono inquinare. Ridicolo il Pd che dice ok al rigassificatore, a patto che si spenda tra 5 anni. Se qualcuno ha una proposta diversa dal nucleare la dica. Basta parlare di porti aperti e porti chiusi, ci vuole presidio dei confini. Le persone che arrivano devono essere integrate, abbiamo bisogno di flussi migratori di famiglie e gente scolarizzate. Serve un'agenzia nazionale per l'immigrazione. Dico agli amici della sinistra che la sicurezza non è un argomento di destra. Me lo hanno detto quando ero candidato a Roma, quando parlavo di decoro urbano mi davano del fascista. Decoro urbano e sicurezza proteggono le persone fragili non le persone che vivono in quartieri di lusso".

Pnrr, Reddito di Cittadinanza e Sanità

"Dal 2023 cominciamo a essere misurati sull'implementazione del Pnrr – ha aggiunto – Se no ci tagliano i fondi. A oggi, di questo Pnrr di cui non sembra interessarsi più nessuno, mancano 431 obiettivi. Dobbiamo modificare sostanzialmente il reddito di cittadinanza. Dobbiamo sostenere chi non può essere collocato. Ma chi rifiuta un'offerta di lavoro deve perdere il sussidio, ma servono le agenzie private per il lavoro. Basta bonus. Siamo nettamente contrari a nuovi scostamenti di bilancio per mandare in pensione le persone con Quota 100. Noi proponiamo un patto generazionale. Ricordo che mancano 50mila medici e infermieri. La Sanità è un pilastro di welfare di un Paese in cui cresce l'aspettativa di vita ma crescono anche le malattie croniche".

Giovani

Sul tema giovani, sono diverse le proposte messe nero su bianco da parte dei leader di Azione e Italia Viva. Nello specifico gli obiettivi del Terzo Polo si focalizzano sugli incentivi all'imprenditoria giovanile, sul rafforzamento dei servizi di orientamento per addolcire la transizione tra formazione e lavoro e sulla riforma del progetto Garanzia Giovani. Tra i punti nel programma elettorale di Renzi e Calenda, inoltre, si leggono anche proposte sulla regolamentazione dei tirocini, sul consolidamento delle competenze con i piani di studio universitari e investimenti in competenze digitali.

Lavoro

Introduzione del salario minimo, detassare i premi produttività, supporto alle imprese che investono in riqualificazione della forza lavoro, combattere la precarietà attraverso la promozione della flessibilità regolare, combattere la burocrazia: questi sono solo alcuni degli obiettivi del Terzo Polo su tema lavoro. Un altro punto sul quale si focalizza la coalizione di Azione e Italia Viva è l'eliminazione del Reddito di Cittadinanza dopo il primo rifiuto e la riduzione dello stesso dopo due anni. Tra le altre proposte anche il potenziamento della cassa integrazione e il completamento della riforma dell'equo compenso delle prestazioni professionali.

Scuola e università

Le proposte di Renzi e Calenda a tema scuola, università e ricerca, partono da un dato principale: "In Italia abbiamo tra i tassi più alti d’Europa di dispersione scolastica e NEET (giovani che non studiano e non lavorano)." Per tale motivo gli obiettivi del terzo polo riguardano: scuola obbligatoria fino a 18 anni e a tempo pieno per tutti, sistema nazionale di valutazione, valorizzazione delle professionalità e creazione della carriera di un docente, superare le disparità territoriali, potenziare l'educazione civica, aumentare sostegno agli studenti con bisogni educativi speciali, ma anche realizzare un nuovo modello per la formazione professionale, riqualificazione degli edifici scolastici in dieci anni e libertà della scelta educativa.

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