Borghi (Lega): “Conte ha enfatizzato l’emergenza per uscire dall’angolo”
“L’emergenza coronavirus si poteva gestire senza alcuna spettacolarizzazione. Bastava fornire i dati con un sobrio comunicato, non andare dalla D'Urso e fare il giro dei talk. Conte l'ha fatto per scelta, si sentiva alle corde. Ha enfatizzato l'emergenza per uscire dall'angolo”. Sono le parole pronunciate dal presidente della commissione Bilancio della Camera, il leghista Claudio Borghi, che ha attaccato il governo e il Presidente del Consiglio sulla gestione della crisi scatenata dal nuovo coronavirus covid-19 in Italia. “Non avrei diffuso il panico a reti unificate, domenica 22 febbraio. Così siamo diventati gli untori del mondo. La verità è che il contagio era già dappertutto, solo che gli altri si sono ben guardati dal dirlo, a cominciare dagli Usa. Noi invece abbiamo gridato subito al lupo” ha aggiunto Borghi in una intervista a Repubblica.
Secondo l’esponente del Carroccio, nemmeno le misure economiche messe in cantiere dall’Esecutivo sono state adeguate al problema coronavirus in Italia. “La Corea del Sud, la cui economia è due terzi dell'Italia, ha stanziato 25 miliardi. Per salvare il Monte dei Paschi si trovarono 20 miliardi in una notte. Servono almeno 30 miliardi” ha sottolineato infatti Borghi, spiegando: “Va dato un segnale alle Borse che lo Stato intende sostenere un'economia che rischia il collasso. Ma una risposta forte, non una cifra meglio di niente”.
“I 7,5 miliardi stanziati sono niente di fronte a questa catastrofe. Ci sono gli alberghi e i negozi vuoti ha ricordato il parlamentare spiegando che i soldi necessari si potrebbero prendere “dall'azzeramento del saldo primario, la differenza cioè tra quello che lo Stato incassa come tasse e ciò che spende". “Non sto dicendo che è semplice uscirne. Dico che si muore anche di miseria, non solo di virus, perciò la somma prevista dal governo è ridicola" ha concluso Borghi.