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Bollette, il piano del governo Meloni: sconti da aprile per i “virtuosi” che risparmiano energia

Il governo Meloni riflette sul piano per calmierare i prezzi delle bollette quando finiranno le misure in vigore fino a marzo: si va verso un meccanismo che premia chi consuma meno.
A cura di Tommaso Coluzzi
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La manovra del governo Meloni ha un grande problema, che le opposizioni e gli analisti hanno evidenziato fin dal primo momento: gran parte dei fondi – oltre venti miliardi – viene investita per fermare il caro bollette, sostanzialmente prorogando le misure già in vigore fino al 31 marzo. E dopo cosa succederà? I soldi per estendere i provvedimenti oltre marzo ci sono? Da dove prenderli? Sono tutte domande che, ad oggi, non hanno praticamente risposta. Non che sia colpa del governo Meloni: la situazione è critica e i soldi sono pochi, come ha ripetuto la presidente del Consiglio fino alla nausea. L'esecutivo, però, sta cominciando a pensare a un piano per aprile. Visto che, anche se le stime danno in calo il prezzo del gas, il costo delle bollette resterà alto anche in primavera.

Negli ultimi giorni – come anticipato dal ministro Giorgetti – il governo ha cominciato a riflettere su un meccanismo che premia chi consuma meno. La bolletta verrebbe divisa in due parti: il 70/80% verrebbe corrisposto con un prezzo protetto, l'eccedenza del 20/30% al prezzo di mercato. Questo sistema premierebbe chi tiene i propri consumi energetici sotto controllo, in linea con quanto indicato dall'Unione europea, che chiede espressamente di evitare gli aiuti a pioggia.

"Viene ricalcato il modello tedesco che condivido con prezzi calmierati – ha confermato il viceministro Valentini al Messaggero oggi – Si va in questa direzione anche perché bisogna pensare al futuro e tutelare imprese e famiglie nel medio lungo termine". La riduzione del prezzo del gas "è in atto anche grazie al price cap, alla riduzione della domanda da parte della Cina, ad un inverno mite, alla minore spinta della speculazione, ma bisogna pensare a possibili futuri picchi, a nuove tensioni se la crisi in Ucraina dovesse aggravarsi".

"Per questo vanno premiati i comportamenti virtuosi di imprese e famiglie con il meccanismo incentivante – ha sottolineato ancora il viceministro alle Imprese e Made in Italy, confermando il piano del governo – Accanto a questo bisogna spingere sulle rinnovabili, continuare la diversificazione delle fonti, ridurre le emissioni di CO2. In una parola continuare a ridurre i consumi nel solco della transizione green".

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