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Berlusconi: “Forza Italia fuori dal governo se di direzione antieuropeista”

Il cavaliere manda un chiaro messaggio a Meloni e Salvini, ribadendo l’anima europeista di Forza Italia.
A cura di Andrea Parrella
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Silvio Berlusconi europeista convinto. Il cavaliere, che ha compreso perfettamente questo possa essere un tema cruciale per il suo partito, ha ribadito ancora una volta il concetto lanciando un chiaro segnale a Giorgia Meloni e Matteo Salvini: "FI via da governo se direzioni non europeiste".

Le parole di Berlusconi

Parlando al Tg3, il presidente di Forza Italia si dimostra perentorio rispetto a una questione che è al centro della campagna elettorale, vale a dire l'atteggiamento del prossimo esecutivo rispetto all'Europa: "La nostra presenza nel governo è garanzia assoluta che il governo sarà liberale, cristiano e soprattutto europeista e atlantista", ha detto Berlusconi, aggiungendo: "Se i nostri alleati, di cui ho fiducia e rispetto, dovessero andare in direzioni diverse noi non staremmo nel governo".

Una mossa che punta a mitigare le posizioni di Fratelli d'Italia e Lega, forze politiche di stampo europeista a fasi alterne, ma anche a garantire al suo partito una centralità in una compagine, quella di centrodestra, nella quale Forza Italia non ha certamente un ruolo preminente, almeno dal punto di vista del consenso, essendo staccata di diversi punti rispetto a Lega e Fratelli d'Italia nei sondaggi.

Meloni e la modifica del Pnrr

Al netto del tentativo "istituzionalizzante" di Giorgia Meloni, che in questa campagna elettorale ha lavorato soprattutto a presentarsi come leader di una forza politica in grado di poter stare al governo, uno dei cavalli di battaglia di queste settimane è stata la proposta di modifica al Pnrr, figlia anche dell'opposizione al governo Draghi di Fratelli d'Italia. Un tema che mette in discussione il ruolo stesso dell'Unione europea e non a caso, pochi giorni fa, il vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, era stato chiaro in merito a un'eventuale proposta di modifica del piano: "Ci aspettiamo che le ambizioni del piano non siano ridotte Ovviamente il target del 37% dell'azione climatica dev'essere affrontato".

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