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Berlusconi dice che sulla benzina Meloni ha fatto il primo errore, la risposta: “Parole senza logica”

La gestione del caro benzina crea tensioni tra i partiti di governo. Il ministro Lollobrigida ha risposto a Berlusconi: “La premier non ha scelto in autonomia”, e Forza Italia ha ribattuto ancora con il suo capogruppo Alessandro Cattaneo: “Noi siamo lealissimi”.
A cura di Luca Pons
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"Quello sulla benzina è il primo errore della signora Meloni". Le parole di Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, riportate dalla Stampa, hanno messo in mostra le tensioni che attraversano la maggioranza sulla questione del ritorno delle accise e del caro benzina. La risposta è arrivata da Francesco Lollobrigida, ministro dell'Agricoltura e della Sovranità alimentare ed esponente di Fratelli d'Italia: "Una persona intelligente come Berlusconi non affermerebbe mai una cosa che non ha logica. La scelta sulle accise è stata corale, di tutta la maggioranza. Trovo anomalo approvare una soluzione e poi contestarla sui giornali".

Lollobrigida ci ha tenuto a ricordare che anche Forza Italia fa parte del governo: "Io non giudico sbagliata la scelta. Ma se pure fosse stato un errore, sarebbe stato fatto da tutta la maggioranza. La premier non ha preso questa scelta in autonomia", ha detto al Corriere della Sera, per poi aggiungere: "Se Forza Italia riteneva prioritario l'intervento sui carburanti, doveva dire dove prendere le risorse".

Forza Italia: "Non siamo i Pierini della coalizione, siamo lealissimi"

Nella disputa che si è aperta, la risposta non è arrivata da Silvio Berlusconi, ma dal capogruppo di Forza Italia alla Camera, Alessandro Cattaneo: "Trovo ingeneroso definirci i ‘Pierini' della coalizione. Non abbiamo mai fatto mancare un voto, non abbiamo mai fatto tardare di una mezz’ora il Consiglio dei ministri. Non siamo leali, siamo lealissimi".

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, secondo Cattaneo, "sa che Forza Italia è un partito serio, che fa squadra, abituato a governare da 25 anni. Questo non significa che non abbiamo le nostre idee e che non continueremo a fare sentire il nostro peso nella coalizione".

Ieri, Cattaneo è intervenuto al Tg3 proprio per parlare di risorse da dedicare al taglio delle accise. Il capogruppo di Fi ha sottolineato che ci sono "25 miliardi di euro" che sono stati "messi da parte nella legge finanziaria", e che potrebbero essere usati "se il prezzo del carburante salirà ancora".

Oggi, ribattendo alle parole di Lollobrigida, Cattaneo ha ribadito che "la scelta del governo è stata quella giusta. A novembre le bollette erano alle stelle, mentre la benzina scendeva. A quel punto abbiamo deciso di concentrare il maggiore sforzo economico sulle prime, in modo da aiutare famiglie e imprese. Una scelta che rivendico e che rifarei".

Cosa ha fatto finora il governo per il caro benzina

Quello che, invece, Alessandro Cattaneo ha definito un "errore" è stata l'insistenza del governo sulla presunta speculazione che avrebbe causato l'aumento dei prezzi del carburante. Il primo esponente della maggioranza ad averla menzionata è stato il ministro dell'Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin.

L'aumento, in realtà, è dovuto soprattutto alla scelta del governo di eliminare lo sconto sulla benzina e ripristinare le accise. Tuttavia, i membri del governo hanno continuato a parlare di possibile speculazione, tanto che il decreto sulla trasparenza dei prezzi conteneva soprattutto nuovi obblighi per i benzinai. Questo ha portato alla rabbia della categoria, con lo sciopero annunciato il 12 gennaio.

A questo punto, il governo ha cambiato rotta. Mentre Giorgia Meloni rilasciava due interviste al Tg1 e al Tg5, per chiarire la posizione dell'esecutivo, il Consiglio dei ministri modificava il decreto Carburanti, che entrerà in vigore da domani. Ieri, dopo un incontro tra vertici sindacali e governo, i benzinai hanno congelato lo sciopero, anche se continuano a sostenere che nel decreto ci siano soprattutto misure "inutili".

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