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Benzina, 989 violazioni del prezzo su oltre 2.500 controlli della Guardia di finanza a gennaio

Secondo i dati comunicati dalla Guardia di Finanza, nel mese di gennaio sono stati effettuati 2.518 controlli, che hanno riscontrato 989 violazioni della norma sui prezzi. I benzinai non avevano comunicato il proprio prezzo al ministero, oppure applicavano un prezzo diverso da quello indicato.
A cura di Luca Pons
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A gennaio la Guardia di finanza ha effettuato 2.518 controlli ai distributori di benzina e diesel, e ha segnalato 989 violazioni alla norma sui prezzi. Più di un distributore su tre non rispettava le regole in qualche modo. In particolare, 648 di queste violazioni erano per omessa comunicazione dei prezzi al ministero, cioè il gestore del distributore non aveva comunicato al ministero delle Imprese – con un'apposita piattaforma online che esiste dal 2013 – il proprio prezzo. La comunicazione deve essere fatta almeno una volta a settimana, quando il prezzo non cambia o comunque non aumenta, e deve essere fatta subito nel caso in cui i prezzi aumentino. Le altre 341 violazioni erano per mancata esposizione – cioè il prezzo non era messo in mostra – e/o perché i prezzi praticati erano diversi rispetto a quelli indicati.

A comunicare i risultati delle indagini è stato il colonnello Alberto Nastasia, capo Ufficio tutela uscite e mercati del Comando generale della Guardia di Finanza, in audizione alla Commissione Attività produttive della Camera. Nel primo mese del 2023 i controlli si sono molto intensificati: in tutto il 2022 erano stati 5.187, con 2.809 contestazioni.

L'associazione dei consumatori Codacons ha dichiarato che i dati della Guardia di finanza "confermano in pieno  le denunce avanzate nelle ultime settimane". L'associazione ha sostenuto che "le violazioni sul fronte dell’esposizione dei prezzi al pubblico, le irregolarità e l’omessa comunicazione dei listini al ministero proseguono indisturbate".

Non solo le violazioni sui prezzi: 450 milioni di euro di evasione fiscale nel 2022

L'altro dato messo in evidenza dal colonnello Nastasia nel corso dell'audizione è stato quello sull'evasione fiscale. L'accisa evasa sui carburanti in tutto il 2022, ha detto, "è stata quantificata in oltre 450 milioni di euro". Su 2.514 controlli concentrati sulle accise e sull'Iva, l'anno scorso, sono state trovate 1.084 violazioni. In tutto, 866 casi sono stati deferiti all'autorità giudiziaria per indagini, e 15 persone sono state arrestate. Il presidente del sindacato dei benzinai Figisc Anisa Confcommercio, Bruno Beardi, già alcune settimane fa aveva denunciato la situazione delle "pompe bianche", che erogano senza pagare le tasse.

Il decreto Trasparenza è alla Camera, continua il confronto governo-benzinai

La polemica sui prezzi elevati del carburante, lanciata anche dal Codacons a inizio anno, ha portato all'intervento del governo Meloni con il decreto Trasparenza. Questo ha previsto nuovi obblighi più stringenti per i benzinai, portando a una mobilitazione della categoria e allo sciopero del 25 gennaio – inizialmente annunciato di due giorni, poi ridotto a uno dopo diversi colloqui con il governo.

L'esecutivo, infatti, si è detto disponibile a venire incontro alle rivendicazioni dei benzinai: ha promesso una riduzione delle sanzioni e un allentamento degli obblighi. Il decreto Trasparenza, attualmente, è in mano al Parlamento: alla Camera ci sta lavorando la commissione Attività produttive, che potrà presentare proposte di modifica fino a mercoledì 1 febbraio. Il voto dell'aula potrebbe arrivare attorno a metà febbraio.

Il prossimo colloquio tra gestori e governo, invece, è fissato per l'8 febbraio. Si tratteranno "le questioni che loro (i benzinai, ndr) hanno posto per il riordino del settore", ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. Nelle fasi più accese della negoziazione sullo sciopero dei distributori, il ministro ha incontrato i gestori delle pompe diverse volte nell'arco di pochi giorni. Ora il tavolo di confronto è stato reso permanente, e per questo si riunirà con cadenza periodica.

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