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Autostrade, Di Maio: “Sia chiaro a tutti: bisogna revocare le concessioni. È battaglia di civiltà”

“Ho notato che qualcuno continua a lamentarsi della norma sulle concessioni autostradali. Che sia chiaro: bisogna avviare un percorso che ci porti alla revoca delle concessioni autostradali. Non dimentichiamoci che questa gente si è arricchita con i soldi dei cittadini, dimenticandosi però di fare manutenzione a ponti e strade. Per noi questa è una battaglia di civiltà, perché serve giustizia per le vittime del ponte Morandi. E chi si oppone a tutto questo di sicuro non fa il bene del Paese”: così Luigi Di Maio sulle ultime polemiche sulle concessioni autostradali.
A cura di Annalisa Girardi
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Continua lo scontro sulle concessioni autostradali. La norma è contenuta nel decreto Milleproroghe e "introduce disposizioni urgenti in materia di proroga di termini legislativi, di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, nonché di innovazione tecnologica", in materia di concessioni autostradali. "Sulla revoca della concessione vedo un governo finalmente compatto. Nel 2020 si procederà spediti, dovrà essere l'anno della giustizia per le vittime del Ponte Morandi", afferma Luigi Di Maio in un'intervista al Sole 24 Ore. Ma Italia Viva mette a verbale il proprio dissenso alla norma.

E Matteo Renzi sottolinea: "Se qualcuno vuole revocare la concessione ad Autostrade per la vicenda del ponte Morandi si presenti in Parlamento con un disegno di legge. Il Parlamento è sovrano: si discuterà e la maggioranza deciderà. Ma utilizzare il Milleproroghe aprendo un potenziale caos normativo e facendo crollare la fiducia degli investitori esteri sull'Italia è roba da azzeccagarbugli di provincia". Una posizione ripresa anche dalla ministra dell'Agricoltura, Teresa Bellanova: "Il Milleproroghe proroga. Non introduce nuove norme con effetto immediato, peraltro senza aver istruito un lavoro precedente di confronto e verifica all’interno della maggioranza sulla bontà dei provvedimenti. È un vizio che alcuni devono levarsi".

E aggiunge: "Non si cambiano le regole in corso d’opera, dando al mondo l’idea di un Paese totalmente inaffidabile, è un normale principio di civiltà giuridica. Se si vuole discutere delle concessioni autostradali lo si faccia alla luce del sole, noi non ci tireremo indietro. Quel provvedimento è arrivato alle due di notte: qual era l’urgenza per dover fare lavorare i tecnici di notte? Non stavamo mica dichiarando guerra a un altro Paese". 

Il leader pentastellato decide quindi di intervenire nuovamente sulla questione in un lungo post su Facebook, dove scrive: "Nei prossimi giorni dovranno essere sciolti gli ultimi nodi in merito al Decreto Milleproroghe approvato ieri in cdm “salvo intese”. Ma intanto ho notato che qualcuno continua a lamentarsi della norma sulle concessioni autostradali entrata proprio nel Milleproroghe. Che sia chiaro: bisogna avviare un percorso che ci porti alla revoca delle concessioni autostradali". Nessun passo indietro quindi, da parte di Di Maio: "Non dimentichiamoci che questa gente si è arricchita con i soldi dei cittadini, dimenticandosi però di fare manutenzione a ponti e strade. Per noi questa è una battaglia di civiltà, perché serve giustizia per le vittime del ponte Morandi. E chi si oppone a tutto questo di sicuro non fa il bene del Paese. Sono sicuro che anche in questa occasione il governo, con grande senso di responsabilità, darà dimostrazione di compattezza".

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